sabato,Dicembre 7 2024

L’operosità di don Felice Palamara, nuovo parroco di Caria e Drapia, rinsalda il legame di comunità

Grazie alla sua energia e alla sua capacità di coinvolgere, giovani e meno giovani si sono uniti per prendersi cura dei luoghi di culto e per rafforzare i legami tra loro

L’operosità di don Felice Palamara, nuovo parroco di Caria e Drapia, rinsalda il legame di comunità

«Ti chiameranno riparatore di brecce, restauratore di case in rovina per abitarvi», recita il profeta Isaia nella Bibbia. Con queste stesse parole don Sergio Meligrana, parroco di Gasponi e Brattirò, ha accolto il suo grande amico e nuovo parroco di Caria e Drapia, don Felice Palamara insediatosi a inizio mese. Parole cucite addosso come una veste che hanno anticipato ciò che, letteralmente, don Felice ha iniziato a fare in entrambe le comunità. Il suo sorriso contagioso e la sua grande operosità hanno attecchito immediatamente, senza distinzione di età, tra i fedeli. Giovani e meno giovani hanno presto formato un gruppo che ha iniziato a prendersi cura dei luoghi e del prossimo: sagrestie da ripulire, piccola manutenzione ordinaria nei giardini della chiesa o interventi minori di restauro, eccetera. Tanto lavoro che necessita di una buona squadra e quella, don Felice, l’ha presto formata.

Locandina evento Drapia

C’è fermento tra la popolazione, stimoli di cittadinanza attiva che arrivano anche da coloro che non possono fisicamente aiutare ma che, dimostrando di voler fare comunque la propria parte, nel loro piccolo non si sottraggono e offrono comunque sostegno e vicinanza al nuovo sacerdote. Le due comunità all’opera, sebbene distanti qualche chilometro, sembrano quindi aver formato un gruppo unico in pochissimo tempo. Un risultato che incoraggia molto lo stesso don Felice: «Sono molto contento di come la gente mi abbia accolto, soprattutto i giovani con i quali abbiamo già programmato le prime attività e le prime gite “fuori porta”. Stare insieme è la vera ricchezza e in tanti lo stanno riscoprendo in una società che tende a isolare sempre di più». Da queste prime attività, ora si passa all’organizzazione vera e propria dell’ossatura che supporterà il prete e la comunità stessa in questo cammino appena iniziato: l’incontro con i catechisti della parrocchia della Trasfigurazione di nostro Signore Gesù Cristo di Caria, avvenuto oggi pomeriggio, e i membri dell’Oratorio San Giovanni Bosco di Caria, sabato 19 alle ore 18.

Locandina evento Caria

Altro passaggio fondamentale sarà poi la veglia di preghiera e di preparazione alla festa dei Santi, che si terrà in entrambi i paesi: il 30 ottobre alle ore 18 nella parrocchia dell’Immacolata concezione di Drapia e il 31 ottobre poi a Caria. «Dopo ciascuna veglia di preghiera – ci ha fatto sapere don Felice –, ci sarà una cena di condivisione, alle ore 20, in cui chi vorrà partecipare sarà libero di portate qualcosa. Ovviamente serve organizzazione, per tavoli e sedie così da non lasciar scomodo nessuno, quindi chi vorrà aderire potrà tranquillamente rivolgersi a me».

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