venerdì,Dicembre 6 2024

Spilinga, dalla Regione 100mila euro per la chiesetta della Madonna delle Grazie, il Comune ringrazia Comito (Fi): «Restauro atteso dalla comunità»

Sorta nei pressi dell'acquedotto ad archi per volontà e devozione dei contadini locali tra gli anni '50 e '60, rappresenta ancora oggi un simbolo di storia e identità territoriale

Spilinga, dalla Regione 100mila euro per la chiesetta della Madonna delle Grazie, il Comune ringrazia Comito (Fi): «Restauro atteso dalla comunità»
Il rudere vicino all’acquedotto ad archi

Nell‘Assestamento del bilancio di previsione della Regione Calabria 2024-2026 da 22,5 milioni di euro, varato dal Consiglio due settimane fa, il Comune di Spilinga risulta beneficiario di un contributo di 100mila euro per il restauro e risanamento conservativo della chiesetta della Madonna delle Grazie, sita di fronte all’acquedotto ad archi. «La struttura – ci ha fatto sapere il vicesindaco Franco Barbalace, anche a nome del sindaco Enzo Marasco – rappresenta un simbolo storico e culturale per la comunità locale. Costruita dai contadini negli anni ’50-’60 lungo una delle principali vie di passaggio tra il paese e le campagne, era un luogo di preghiera durante le pause lavorative nei campi. Con il passare degli anni, però, la struttura è caduta in disuso e parte del tetto è crollata, riducendola a un rudere».

«Grazie all’intervento del consigliere regionale Michele Comito – ha aggiunto Barbalace -, dopo la ristrutturazione dell’acquedotto, ora è possibile restaurare la chiesetta». Un progetto tenuto nel cassetto da qualche tempo per l’amministrazione comunale di Enzo Marasco che ora, «grazie ad un accordo bonario tra la proprietà privata del terreno su cui sorge la chiesetta e l’Ente», diviene realtà. «In passato – ha poi aggiunto Barbalace – avevamo partecipato ad alcuni bandi regionali per cercare di ottenere le risorse necessarie al recupero del bene e, finalmente, oggi ci siamo riusciti».

Per Spilinga, questo intervento «rappresenta non solo il recupero di un edificio storico, ma anche il ritorno di un simbolo votivo molto sentito dalla comunità. Preservare i luoghi di culto e le tradizioni che costituiscono l’identità culturale del territorio è fondamentale anche per incrementare l’attrattività turistica del Comune stesso. La ristrutturazione – ha poi concluso Barbalace -, prevede interventi significativi, dato che l’edificio è attualmente privo di soffitto e parti interne».

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