Rapina a mano armata in un supermercato di Vibo, una condanna a distanza di 19 anni dai fatti
Sentenza del locale Tribunale per un pregiudicato di Tropea individuato grazie al Dna. Il colpo aveva fruttato circa 20mila euro


Otto anni per una rapina a mano armata compiuta nel 2006 ai danni di un supermercato. Questa la pena decisa dal Tribunale di Vibo Valentia nei confronti di Salvatore Carone, 45 anni, di Tropea, da tempo noto alle forze dell’ordine. Quale pena accessoria, l’imputato è stato condannato all’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici, mentre il risarcimento dei danni alla parte civile dovrà essere liquidato in separata sede. La rapina è stata compiuta il 9 dicembre del 2006 ai danni del supermercato Maxi Sidis di Vibo Valentia da tre individui (con il volto travisato da un passamontagna), uno dei quali individuato in Salvatore Carone di Tropea.
Nel corso dell’irruzione, uno dei dipendenti del supermercato (parte offesa nel procedimento penale) è rimasto ferito da un colpo di pistola, mentre altri due sono stati chiusi a chiave in un locale del market. Il colpo ha fruttato circa ventimila euro.
A Salvatore Carone gli investigatori sono giunti nel 2018 quando – all’esito di una sua scarcerazione per altro procedimento penale – sono riusciti a prelevare un campione del Dna e a compararlo con quello rinvenuto nel 2006 su un frammento di un guanto in lattice ritrovato sulla recinzione che delimitava il supermercato con la via di fuga utilizzata dai rapinatori.