giovedì,Novembre 7 2024

“Rinascita-Scott”: detenuto lascia il carcere per i domiciliari

Decisione del gip distrettuale di Catanzaro per un 51enne che risponde in concorso con il boss di Zungri

“Rinascita-Scott”: detenuto lascia il carcere per i domiciliari

Passa agli arresti domiciliari Paolo De Domenico, 51 anni, di Messina, coinvolto nell’inchiesta antimafia denominata “Rinascita-Scott”. La sostituzione della misura è stata decisa dal gip distrettuale di Catanzaro, Barbara Saccà, in accoglimento di un’istanza degli avvocati Giovanni Vecchio e Salvatore Silvestro. De Domenico è accusato di aver posto in essere, mentre era detenuto in carcere, atti persecutori nei confronti di un detenuto straniero. In particolare, la persona offesa sarebbe stata costretta, all’esito di una serie di condotte minatorie, a chiedere di uscire dalla sezione detentiva e domandare di permanere in isolamento pur di non fare rientro all’interno della sezione. Tale vicenda è confluita nell’inchiesta “Rinascita-Scott” in quanto il fatto sarebbe stato commesso avvalendosi delle modalità mafiose ed anche allo scopo di affermare – in maniera palese e concreta – il controllo del sodalizio mafioso nel carcere di Vibo Valentia. Il Tribunale del Riesame aveva confermato l’impianto accusatorio mantenendo l’ordinanza in carcere. Il gip distrettuale ha però ora deciso per la gradazione della misura cautelare. Le condotte contestate a Paolo De Domenico, dal giugno al settembre del 2017, sono mosse in concorso con il boss di Zungri Giuseppe Accorinti, anche lui detenuto all’epoca dei fatti nel carcere di Vibo Valentia.

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