mercoledì,Aprile 24 2024

Ricadi: passi in avanti per lo smaltimento dei fanghi del depuratore di Santa Maria

Il Comune ha affidato i lavori ad un’impresa di Siracusa. Le vasche dell’impianto restano sequestrate nell’ambito di un’inchiesta dei carabinieri e della Procura di Vibo

Ricadi: passi in avanti per lo smaltimento dei fanghi del depuratore di Santa Maria

Sono stati affidati dal Comune di Ricadi all’impresa “Hub Ambiente” di Siracusa i lavori di smaltimento dei fanghi e delle sabbie del depuratore di Santa Maria sequestrati dalla magistratura di Vibo Valentia il 25 settembre scorso. A tal fine il Comune ha impegnato la somma complessiva di 5.511,00 euro, dando atto che si provvederà al pagamento delle quantità di fango effettivamente smaltite. L’impresa dovrà comunicare con congruo anticipo la data fissata per i prelievi per dare modo al custode giudiziario di avvisare la polizia giudiziaria che dovrà provvedere alla rimozione ed all’apposizione dei sigilli per le operazioni necessarie. 

Il tutto in quanto il 25 settembre scorso i carabinieri del Nucleo Ambiente della polizia giudiziaria della Procura, coordinati dal pm Claudia Colucci (in foto) hanno apposto i sigilli a quattro vasche contenenti circa 50 metri cubi di fanghi essiccati e non smaltiti e derivanti da processo di depurazione dei reflui fognari. In alcuni cassonetti all’ingresso dell’impianto sono stati inoltre trovati dei rifiuti solidi non smaltiti e anche i cassonetti sono stati sequestrati.

Il 3 ottobre scorso, quindi, la Procura di Vibo ha notificato le prescrizioni per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti ed il 3 novembre il pm ha autorizzato l’accesso al sito al fine di adempiere alle prescrizioni impartite, autorizzando la polizia giudiziaria a provvedere alla rimozione ed all’apposizione dei sigilli per le operazioni necessarie.

Tutto pronto, dunque, per lo smaltimento dei fanghi, con la determina del responsabile dell’ufficio tecnico del Comune, Vincenzo Calzona, che ha previsto pure di procedere con gli accertamenti sulla produzione dei fanghi da parte delle imprese che precedentemente gestivano l’impianto, provvedendo poi alla trattenuta della somma dovuta per il mancato asporto e trattamento, fatti salvi i maggior danni provocati da tale omissione. 

Secondo i rilievi dei carabinieri, le precedenti ditte da almeno due anni non avrebbero adempiuto allo smaltimento dei rifiuti essiccati che, con le piogge, hanno invaso i terreni circostanti senza alcuna separazione fra la parte depurata e quella nociva.

Il sindaco Giulia Russo nell’ambito dell’inchiesta è stata a settembre deferita dai carabinieri alla Procura di Vibo Valentia per il reato di deposito incontrollato di rifiuti. Quale custode del sito è stato nominato il responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Ricadi Vincenzo Calzona.

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