lunedì,Aprile 29 2024

Processo Rinascita-Scott: ammessi tutti i testi richiesti dall’accusa e dalla difesa

Oltre duemila i testimoni che dovranno essere ascoltati dal Tribunale di Vibo. La Dda rinuncia a cinque collaboratori di giustizia ma chiede che Mantella venga sentito prima degli imputati

Processo Rinascita-Scott: ammessi tutti i testi richiesti dall’accusa e dalla difesa
Il collaboratore Cossidente non verrà escusso

Ammissione dei testi di lista e delle prove richieste dalla pubblica accusa e dalle difese degli imputati. E’ andato avanti con tali richieste al Tribunale collegiale di Vibo Valentia, il maxiprocesso Rinascita-Scott dopo che i giudici hanno respinto nel pomeriggio tutte le questioni preliminari sulla competenza territoriale e funzionale sollevate dai difensori degli imputati. I pm della Dda di Catanzaro, Antonio De Bernardo ed Annamaria Frustaci, hanno chiesto l’esame in aula di quasi 900 testi, con l’esclusione di alcuni testimoni e collaboratori di giustizia precedentemente citati. Si tratta del collaboratore di Potenza, Antonio Cossidente – in queste settimane balzato agli onori delle cronache dopo che la nostra testata ha pubblicato le rivelazioni in ordine alla scomparsa di Maria Chindamo – di Vincenzo Calcara di Castelvetrano, del collaboratore di Lamezia Terme Massimo Di Stefano, di Luciano Piccolo di Sant’Ilario dello Jonio, di Calogero Marcenò di San Cataldo. Accanto a tali collaboratori, la Dda ha chiesto anche l’esclusione della testimone di giustizia Agnese Merli di Roma, già compagna del defunto Cesare Muggeri, ovvero quello che gli inquirenti ritenevano fosse negli anni ’80 il presunto boss di Zambrone. [Continua dopo la pubblicità]

Andrea Mantella

Dopo la camera di consiglio, il Tribunale collegiale di Vibo Valentia (presidente Brigida Cavasino, a latere i giudici Gilda Romano e Claudia Caputo) in tarda serata è uscito con la decisione ammettendo le prove richieste dall’accusa e dalla difesa. Complessivamente gli avvocati dei 328 imputati hanno chiesto e ottenuto l’escussione in aula di oltre mille testimoni. I giudici si sono invece riservati la decisione in ordine alle modalità di escussione del collaboratore di giustizia, Andrea Mantella, vale a dire se sentirlo come testimone o come imputato. La pubblica accusa ha chiesto che il suo esame avvenga prima di quello di tutti gli altri imputati e non alla fine. Le difese si sono opposte. Su tale ultima richiesta, unitamente alla perizia trascrittiva delle intercettazioni, il Tribunale si è riservato la decisione.

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