venerdì,Marzo 29 2024

Tentato omicidio ai danni di due carabinieri nel Vibonese: chiusa l’inchiesta

Indagati Giuseppe Accorinti e Pantaleone Timpano. I fatti al centro delle contestazioni si sono verificati nell’aprile del 2017

Tentato omicidio ai danni di due carabinieri nel Vibonese: chiusa l’inchiesta
Giuseppe Accorinti

Tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale. Il pm della Procura di Vibo Valentia, Concettina Iannazzo, ha chiuso le indagini preliminari nei confronti del boss di Zungri Giuseppe Accorinti, 62 anni, e per Pantaleone Timpano, 37 anni, di Rombiolo. I due indagati il 4 aprile 2017 avevano tentato di investire due carabinieri, venendo quindi inseguiti ed arrestati. Alla guida dell’auto si trovava Pantaleone Domenico Timpano che è dovuto poi ricorrere alle cure dei sanitari del 118 dell’ospedale di Vibo Valentia. Giuseppe Accorinti, invece, ha tentato la fuga a piedi una volta che i carabinieri erano riusciti a bloccare l’auto.

La vicenda era iniziata giovedì 13 aprile 2013 alle ore 23.50 quando i carabinieri della Stazione di Zungri erano intervenuti in una campagna ricadente nel territorio comunale di Rombiolo dove era stato segnalato un tentato furto di animali in una stalla ad opera di due persone giunte a bordo di una Fiat Panda di colore rosso e che, accortisi dell’arrivo dei proprietari, si erano dati alla fuga esplodendo diversi colpi d’arma da fuoco.

Venerdi 14 aprile 2017 alle ore 7.08 alcuni carabinieri della Radiomobile della Compagnia di Tropea si erano recati nella stessa campagna, ma mentre si avvicinavano all’auto di servizio vedevano sopraggiungere ad altissima velocità una Fiat Panda di colore rosso, la stessa auto – secondo alcuni testimoni – vista la sera prima. Nonostante l’alt imposto dai militari dell’Arma con la paletta in dotazione, l’auto si dirigeva verso uno dei carabinieri tentando di investirlo. Iniziava un inseguimento, con la Fiat Panda con a bordo Timpano ed Accorinti che faceva perdere le proprie tracce sin quando non veniva avvistata lungo la provinciale numero 24 in direzione Monte Poro. Qui la Fiat Panda alla vista dell’auto dei carabinieri interrompeva la propria marcia per consentire al passeggero – poi identificato in Giuseppe Accorinti – di darsi alla fuga a piedi in aperta campagna. La Panda ripartiva poi ad altissima velocità tentando nuovamente di investire uno dei carabinieri. E’ a questo punto che uno dei militari dell’Arma, intuendo l’imminente pericolo, secondo la ricostruzione dell’accusa, avrebbe esploso un colpo di pistola all’indirizzo della Fiat Panda che ha proseguito la fuga. Giuseppe Accorinti era stato poi catturato dopo un inseguimento nelle campagne. Il pm contesta ai due indagati anche il reato di calunnia accusando, pur sapendoli innocenti, i carabinieri di aver attentato alla loro vita mediante l’esplosione dei colpi d’arma da fuoco.
Accorinti è difeso dagli avvocati Francesco Sabatino e Francesco Capria, mentre Timpano è assistito dagli avvocati Daniela Garisto e Giuseppe Bagnato. I due indagati avranno ora venti giorni di tempo per chiedere al pm di essere interrogati o presentare eventuali memorie difensive. Giuseppe Accorinti figura anche fra i principali imputati dell’inchiesta Rinascita-Scott.

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