martedì,Marzo 19 2024

Vibo, il “Gagliardi” avrà un percorso quadriennale: è il primo Ipseoa in Calabria

Nasce un nuovo profilo professionale, che coniuga passato e futuro: “Esperto di cucina sostenibile: dalla tradizione all’innovazione”. Sarà attivo dall'anno scolastico 2023/2024

Vibo, il “Gagliardi” avrà un percorso quadriennale: è il primo Ipseoa in Calabria
L'Istituto "Enrico Gagliardi" di Vibo

Il “Gagliardi” di Vibo Valentia è l’unico Ipseoa in Calabria ad avere avuto l’autorizzazione da parte del ministero dell’Istruzione per un percorso quadriennale. Nasce così un nuovo profilo professionale: “Esperto di cucina sostenibile: dalla tradizione all’innovazione”, che sarà avviato nell’anno scolastico 2023-2024. «Un traguardo molto importante – si legge in una nota diffusa dalla scuola – che ha coronato un lavoro intenso di studio, di ricerca e di elaborazione, portato avanti con passione dal dirigente scolastico Pasquale Barbuto e da quattro docenti Maria Oliverio, Tinuccia Consoli, Caterina Brasca e Gianfranco Tavella. La scuola così si appresta a tracciare una nuova storia nel quadro della formazione professionale regionale. Ancora una volta dimostra di essere all’avanguardia e di porsi nel quadro della formazione delle altre scuole in Europa». [Continua in basso]

La soddisfazione del dirigente

Il dirigente Barbuto non nasconde il suo entusiasmo: «È il risultato del lavoro che abbiamo seminato in questi anni, con un confronto costante con gli operatori del settore enogastronomico e ricettivo, per interpretare le nuove tendenze e capire i nuovi profili professionali richiesti. Ci siamo preoccupati di dare ai nostri studenti gli strumenti formativi e culturali ma anche aprire nuovi orizzonti di crescita umana e professionale per renderli protagonisti consapevoli del loro futuro. Il nuovo percorso didattico infatti ha tenuto conto del grande patrimonio della tradizione, con la nuova consapevolezza sul piano della sostenibilità ambientale che chiama in causa l’economia e l’ecologia. Il cibo è fondamentale per la nostra salute e rappresenta una delle risorse importanti dell’economia del territorio. Non bisogna dimenticare infatti che il nostro territorio è stato protagonista della Dieta Mediterranea, dichiarata patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco e che è ricco di prodotti tipici. Ringrazio i docenti che si sono impegnati con passione nell’elaborare questo importante progetto che vede il nostro istituto pioniere in Calabria per questa innovativa sperimentazione».

Tradizione e rispetto dell’ambiente

La scommessa è stata quella di mantenere viva la tradizione, vale a dire recuperare uno stile di vita che in parte ancora è sopravvissuto alla furia consumistica e alla mutazione antropologica. Questo “stile” lo si può identificare con i valori che hanno contrassegnato la grande tradizione della civiltà contadina, una identità culturale e sociale che ha mantenuto nel proprio Dna il rispetto del territorio e dell’ambiente. Il progetto formativo, così come è stato concepito, quindi risponde alle sfide che pongono gli obiettivi di sviluppo dell’Agenda Onu 2030, in linea con la nuova strategia Farm to Fork Europea per la riduzione degli impatti ambientali dell’agroalimentare. I numerosi prodotti tipici di cui è ricco il territorio, la varietà di piatti e di tradizioni culinarie, offrono ai futuri operatori del settore l’opportunità di realizzare ricchi percorsi enogastronomici, particolarmente graditi al turista che visita la Calabria e i cosiddetti stili alimentari emergenti. Inoltre, il progetto sperimentale ha coniugato i due indirizzi che contrassegnano l’offerta formativa del “Gagliardi”, da una parte i profili legati all’enogastronomia e dall’altra il percorso professionale per i servizi all’agricoltura.

Come sarà strutturato il nuovo percorso

L’iter formativo quadriennale mirerà sia a fornire le competenze professionalizzanti e specifiche, sia a garantire il potenziamento delle soft skill contestualmente richieste anche agli operatori del turismo enogastronomico. L’Esperto di cucina sostenibile dalla tradizione all’innovazione, alla fine del percorso quadriennale sarà in grado di elaborare un’offerta di prodotti e servizi enogastronomici, atti a promuovere uno stile di vita equilibrato dal punto di vista nutrizionale e sostenibile dal punto di vista ambientale, grazie anche all’uso di tecnologie digitali e a strutturare vere e proprie competenze, attraverso l’attivazione dell’uso consapevole della multimedialità che offre la rete e poter migliorare i processi di apprendimento. L’obiettivo è quello di riconoscere le principali tendenze evolutive, tecnologiche e di mercato relative al settore dell’enogastronomia, apportare innovazioni personali alla produzione enogastronomica, non trascurando la cucina tradizionale (mediterranea), tipica del territorio che è caratteristica per gusto e genuinità, determinare il costo del prodotto e verificarne la sostenibilità economica.

Le discipline di studio della classe sperimentale sono identiche a quelle del corso di Enogastronomia ordinario. Il numero complessivo di ore di lezione, corrispondenti a 5.280 viene integralmente confermato, ma distribuito equamente nei quattro anni (1320 ore annue).
Il calendario scolastico sarà rimodulato anticipando l’inizio delle lezioni di due settimane nel mese di settembre e l’orario passerà da 32 a 36 ore settimanali al fine di compensare la riduzione di un’annualità.

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