L’estate infinita delle grotte di Zungri: «In meno di 2 mesi più di 9mila visitatori. Prenotazioni già per il 2025»
L’autunno non frena l’interesse turistico nei confronti dell’insediamento rupestre: «Gruppi anche a dicembre in concomitanza con le luminarie di Tropea». Tanti progetti e novità per il futuro partendo dalla scoperta di nuove grotte fuori dal tracciato finora conosciuto
Oltre 30mila visitatori in un arco temporale di dieci mesi. Circa 9.300 solo periodo settembre-ottobre. Risultati che vanno oltre le più rosee aspettative quelle registrate dal Museo della civiltà contadina e le grotte di Zungri. Numeri significativi per l’Insediamento rupestre che continua a suscitare l’interesse di pubblico e anche degli studiosi. A fare un bilancio della stagione, Maria Caterina Pietropaolo, direttrice del polo culturale: «In questo inizio autunno – ha spiegato – i dati sono confortanti e anche migliori rispetto al medesimo periodo del 2023». Fanno tappa nella cittadina del Poro, visitatori provenienti da ogni angolo della Calabria, dalle altre regioni e «molti turisti stranieri. Moltissimi francesi e polacchi, poco presenti prima». Già da ora, «abbiamo prenotazioni di gruppi di calabresi ma anche, e per la prima volta, di gruppi stranieri per tutto il periodo natalizio in concomitanza con le luminarie di Tropea.
In più, prenotazioni di scolaresche e gruppi già per la primavera 2025».
Le case-grotta e le nuove scoperte
L ’agglomerato di case-grotta (X-XII secolo) e la “Valle degli Sbariati” (monaci venuti dall’Oriente, presumibilmente primi abitanti del sito) e l’annesso Museo si confermano una delle mete più apprezzate a livello regionale. L’insediamento si trova nell’immediata periferia del centro storico di Zungri, in località Fossi, sul costone esposto a sud-est della valle della fiumara Malopera. L’area è attualmente composta da un centinaio di grotte, di varie dimensioni e forme, occupa una superficie di circa 3000 mq ed è considerato un sito unico in Calabria. Ma la sua estensione potrebbe essere ancora più grande rispetto a quanto finora conosciuto. Una convinzione che ha portato, nella scorsa primavera, alla realizzazione di una ricognizione speleologica indirizzata allo studio e alla ricerca di ulteriori cavità artificiali presenti lungo il costone del torrente. Le attività sono state portate avanti dal Club Unesco di Tropea, dal Gruppo speleologico Todi (Umbria) e Todi sotterranea aps: «È stata consegnata una relazione ma stiamo lavorando per la concretizzazione di un convegno dove illustrare le attività portate avanti. Come ci aspettavamo, sono emerse nuove grotte ma maggiori dettagli verranno forniti dagli esperti che hanno lavorato all’indagine».
Progetti futuri, Museo sempre in fermento
Il sito sarà inoltre oggetto di un impegnativo restyling. Proprio nelle scorse settimane è stato affidato il primo lotto di lavori per 218mila euro. Investimenti importanti per rendere l’Insediamento rupestre maggiormente fruibile. E le idee, seppur in stato embrionale, non mancano: «Ci piacerebbe ampliare l’organizzazione delle visite – evidenzia la direttrice Pietropaolo – Più visite guidate ad orari prestabiliti (e non solo per i gruppi precostituiti), ma questo si potrà fare solamente dalla primavera in poi». E ancora: «Stiamo discutendo della possibilità di inserire attività tipo intreccio panieri e la tessitura. Abbiamo il telaio, la maestra tessitrice ma non ancora un locale adeguato. Inoltre ci piacerebbe predisporre percorsi trekking per far conoscere alcune grotte poste fuori dal percorso attuale con l’aggiunta di attività esperienziali. Certo, sarà difficile ma non impossibile».
Si punta inoltre a mettere in sicurezza i percorsi sentieristici già esistenti «con segnaletica e quant’altro in quanto la richiesta è sempre più crescente. Un tema a me caro e credo anche alla nuova amministrazione dal momento che se ne è ampiamente discusso anche in campagna elettorale», rimarca la professionista aggiungendo: «Spero che il Comune riesca a reperire un locale posto nelle vicinanze del museo per poter iniziare varie attività laboratoriali da programmare anche con le scuole. In più, in collaborazione con alcune associazioni, vorremmo coinvolgere gli studenti in attività diverse dal solito. Un’idea è la realizzazione di concerti con la partecipazione dei ragazzi da rilanciare anche sui social. Per poterla rendere materializzabile, però, bisognerà prima attendere il ripristino dell’area sorgenti. Insomma i progetti non mancano e faremo di tutto non solo per catturare l’attenzione dei turisti ma anche per far vivere a pieno ai locali il nostro meraviglioso sito». Anche quest’anno, rende infine noto la direttrice Pietropaolo, il Museo ospiterà una mostra di presepi per tutto il periodo natalizio.
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