martedì,Maggio 14 2024

“Le bilocazioni di Natuzza Evolo” nell’ultimo libro di Valerio Marinelli

L’ingegnere nucleare e biografo ufficiale della mistica di Paravati affronta la questione da uomo di scienza, dando voce ai testimoni oculari e alle analisi di laboratorio. Presente pure un inserto fotografico

“Le bilocazioni di Natuzza Evolo” nell’ultimo libro di Valerio Marinelli
Natuzza Evolo
Valerio Marinelli

È dedicata alle “bilocazioni di Natuzza Evolo” l’ultima fatica letteraria di Valerio Marinelli. Un volume di circa 400 pagine in cui l’autore – a tutti gli effetti il biografo ufficiale della mistica – affronta la questione senza lasciare nulla d’intentato, col piglio dell’uomo di scienza, quale egli in effetti è, e mettendo volutamente in secondo piano la devozione e l’affetto che nutre verso la Serva di Dio, morta nel giorno di Ognissanti del 2009. Marinelli dà voce ai testimoni oculari degli episodi in cui l’umile donna di Paravati dava contemporaneamente segno della sua presenza in più luoghi, ma anche ad analisi di laboratorio di campioni di sangue bilocativo e quant’altro, che dessero conferma della veridicità di questi eventi. Tracce ematiche sottoposte all’attenzione di luminari che, una volta analizzate, hanno accertato che queste appartenevano allo stesso gruppo di Natuzza e non di chi aveva ricevuto la sua “visita”. Ne esce fuori un libro tutto da leggere, da parte dei figli spirituali della mistica sparsi per il mondo, ma anche di tutti coloro che vogliono avvicinarsi a questa affascinante figura di donna di fede. Del resto, l’ingegnere nucleare e professore emerito dell’Università della Calabria si può dire sia stato “prescelto” dalla stessa Mamma Natuzza quale suo biografo ufficiale. Quasi a fungere da “penna” per chi da analfabeta amava definirsi un “umile verme di terra”. [Continua in basso]

Dal conferimento dell’incarico (avvenuto oltre 40 anni fa) ad oggi sono nati 12 volumi che hanno raccontato passo passo le vicende terrene e mistiche della Serva di Dio. L’ultimo, appunto, dedicato al fenomeno delle sue bilocazioni. In base alle testimonianze raccolte nell’arco di trent’anni direttamente dagli stessi protagonisti, Marinelli – tra l’altro per anni ricercatore del Cnen della Casaccia (attuale Enea) – distingue 12 tipologie di presenze simultanee della mistica in posti diversi. Classificate in bilocazione: visibile con apparizione di Natuzza; invisibile con percezione di rumori o voci; invisibile con percezione di profumi; invisibile percepita per mezzo di sensazioni tattili; percepita per mezzo del sogno-visione; invisibile con tracce fisiche; con trasporto di materia; con rinvenimento di macchie di sangue ed emografie; ottenuta pregando l’angelo custode; invisibile con apparizione di defunti; effettuate per assistere moribondi; di altri tipi. «Lo scopo delle bilocazioni – spiega l’autore nel suo libro – era quello di confortare, aiutare, rafforzare la fede, convertire, salvare dai pericoli, talvolta guarire. Natuzza era pienamente consapevole delle sue bilocazioni e diceva di venire condotta in questi viaggi spirituali dalle anime dei defunti, dagli angeli e qualche volta da Gesù. Chi era presente in quei momenti accanto al suo corpo fisico la vedeva leggermente distratta e un po’ assente». Il volume presenta anche un interessante inserto fotografico riguardante la mistica, di cui tra l’altro è in corso il processo di beatificazione.

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