lunedì,Maggio 13 2024

Alta velocità, per lo sviluppo del Vibonese auspicata una nuova stazione: ecco dove realizzarla

È la proposta dell’associazione “Progetto Valentia”: «Intervento strutturalmente organico al fine di servire tutta una serie di aree disagiate oppure non completamente sviluppate»

Alta velocità, per lo sviluppo del Vibonese auspicata una nuova stazione: ecco dove realizzarla
L’area vista dall’alto dove dovrebbe essere realizzata la nuova stazione ferroviaria

Continua l’impegno dell’associazione “Progetto Valentia” per il rilancio, lo sviluppo e il riscatto del territorio vibonese nel suo insieme. Carte alla mano, documenti in archivio e progetti già predisposti nelle apposite planimetrie – realizzati da tecnici che fanno parte attiva del sodalizio -, dalla sede dell’associazione l’attività è, dunque, a tutto campo ed è finalizzata alla crescita della provincia per porre fine al suo isolamento socio-economico. E le idee non mancano.

Abbiamo già riferito nei giorni scorsi della proposta di realizzare una funivia capace di unire Vibo città con Vibo Marina: l’intero progetto, peraltro, -da quanto appreso di recente – è stato già inviato all’amministrazione comunale di Vibo Valentia affinché l’esecutivo del sindaco Maria Limardo possa prenderne visione e fare le sue valutazioni. Sempre di “Progetto Valentia” è anche l’idea della fusione tra Comuni del Vibonese, idea che sta suscitando un animato dibattito nell’opinione pubblica locale. Adesso, con riferimento alle ultime proposte ancora in fase di studio per quanto concerne il tracciamento di una nuova linea ferroviaria ad alta velocità, il sodalizio vuole sottoporre all’attenzione di tutte le istituzioni una proposta che – a giudizio dei suoi ideatori – prevede un intervento strutturalmente organico al fine di servire tutta una serie di aree diversamente disagiate oppure non completamente sviluppate.

L’idea progettuale

La proposta dell’associazione “Progetto Valentia” prevede la realizzazione di una nuova stazione presso lo svincolo autostradale di Mileto (autostrada del Mediterraneo-A2) per tutta una serie di ragioni, logistiche e di sviluppo industriale.

«La zona a ridosso della valle del Mesima – spiegano i promotori del progetto – è  già in prossimità di insediamenti industriali anche se non particolarmente sviluppati. E proprio questa nuova arteria ferroviaria, unitamente al nuovo sviluppo del raccordo autostradale in via di realizzazione presso la frazione Paravati di Mileto, rappresenterebbe il passo necessario per lo sviluppo industriale e commerciale dell’intera area con ovvie ricadute su tutta la provincia e l’area portuale di Gioia Tauro che potrebbe nel futuro essere inglobata nella stessa provincia di Vibo Valentia». [Continua in basso]

L’alleanza con Gioia Tauro per vincere l’isolamento

La stessa discussione relativa alla possibile realizzazione di un interporto tra Gioia e Vibo Marina, a parere dei rappresentanti del sodalizio, «troverebbe la sua naturale collocazione in un’area che verrebbe sviluppata ad hoc senza nessun vincolo derivante dalle vicine e congestionate infrastrutture urbane che presentano arterie stradali che non si prestano bene a tal riguardo. Solo un’alleanza con Gioia Tauro  – viene rimarcato con forza – consentirebbe una valida proposta per la realizzazione di una linea di comunicazione sull’asse portante Lamezia-Gioia, di cui Vibo deve rappresentare la naturale cerniera di sviluppo economico industriale. Diversamente, rischieremmo di rimanere sempre più relegati ai margini dello scacchiere politico regionale e nazionale. Sarà pertanto nostra cura portare a conoscenza dei vertici di Rete ferroviaria italiana (Rfi) regionali e nazionali la nostra proposta affinché – questo l’auspicio finale degli ideatori della proposta progettuale –  venga data la giusta attenzione per lo sviluppo del nostro territorio».

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