Dopo il presidente dell’ordine dei veterinari Francesco Massara, esce allo scoperto anche l’avvocato Giuseppe Calzone, in vista delle elezioni comunali del prossimo 10 giugno a Mileto. E lo fa nella veste di coordinatore del neo gruppo “ProgettAzione”, nato con l’obiettivo «di lavorare per la presentazione di una lista alla competizione elettorale. Il Comune di Mileto per troppi anni – afferma oggi il politico di vecchia data, con esperienze passate negli Enti locali e nella sanità vibonese – ha sofferto la mancanza di progettualità e perfino dell’ordinaria amministrazione. Gli effetti sono un corpo sociale dilaniato da azioni disumane e da devianze, un Comune inefficiente, un’identità che ha radici storiche, culturali e religiose importanti, umiliata e sfregiata. Ci sono le energie necessarie, sia a Mileto che nelle frazioni, per cambiare le cose in vista delle prossime elezioni che porteranno al rinnovo del Consiglio comunale e dei suoi organi deliberanti. E’ arrivato il momento di voltare pagina, di chiamare a raccolta le forze sane, di liberare saperi e competenze perché si mettano al servizio della comunità alla quale appartengono per migliorarla, di promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica».
Nel suo proclama elettorale, Calzone delinea a questo punto anche i criteri utili a perseguire tale obiettivo. Nello specifico, si sofferma sull’esigenza «di scartare gli interessi egoistici di pochi e lavorare per il futuro dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze, di bonificare il terreno per consentire che siano loro in futuro a coltivarlo per poterci restare e non essere destinati ad una emigrazione forzata al Nord o all’estero. Affermare la legalità e la trasparenza, dare servizi alla popolazione senza gravare in modo sconsiderato sulle famiglie, recuperare il decoro urbano, valorizzare il patrimonio storico e culturale in sinergia con le istituzioni che diffondono la cultura e l’istruzione, pensare secondo un principio di sostenibilità allo sviluppo del territorio e delle attività produttive – prosegue – sono imperativi non più rinviabili. Per questo occorrono politiche di bilancio tese anzitutto ad evitare che il Comune vada in dissesto e che sia condannato alla povertà e all’immobilismo. Questo è il presupposto senza il quale le migliori intenzioni e i migliori programmi sono destinati a fallire».
Nel suo intervento Calzone sottolinea, infine, che il movimento civico nasce «al servizio della comunità e in discontinuità» proprio per fare fronte a questa emergenza economica e sociale, «con idee e progetti precisi su come ottimizzare le risorse, sia finanziarie che umane». Tra queste rientra il personale dell’ente che, «lasciato a sé stesso, opera in condizioni difficili», fermo restando che il passo successivo «sarà progettare e attrarre finanziamenti per strutture e infrastrutture sul territorio, ideare ed operare concretamente perché le cose progettate vedano la luce e siano realizzate». Il programma elettorale è delineato. Anche in questo caso rimane adesso la parte paradossalmente più difficile, fare i conti con i numeri e riuscire a comporre il puzzle per presentarsi concretamente agli elettori il prossimo 10 giugno.
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