martedì,Aprile 23 2024

Comunali a Vibo, Insardà accantona l’ipotesi Luciano e apre alle forze progressiste

Dopo le polemiche sulle presenze alla convention dell’ex presidente del Consiglio, il segretario cittadino dem conferma piena fiducia nel coordinamento cittadino e invita a “superare incomprensioni e divisioni nel perseguimento del bene comune”

Comunali a Vibo, Insardà accantona l’ipotesi Luciano e apre alle forze progressiste

Le polemiche dei giorni scorsi sul ventilato appoggio di esponenti di primo piano del Partito democratico di Vibo Valentia alla candidatura a sindaco di Stefano Luciano – nel quadro di un arco politico trasversale in grado di abbracciare espressioni variegate che vanno dai sovranisti ai democratici – hanno causato una reazione a catena che se da un lato ha creato non pochi imbarazzi dalle parti di via Argentaria, dall’altro ha costretto le personalità chiamate in causa ad uscire allo scoperto e a dichiarare le proprie intenzioni. Si sono così susseguiti, in questi giorni, le note tese a rassicurare militanti e simpatizzanti del partito, tracciando la posizione ufficiale assunta, ad esempio, dal consigliere regionale Michele Mirabello e dal segretario provinciale Enzo Insardà, che hanno escluso – non disdegnando tortuose analisi – una partecipazione diretta del partito a sostegno del progetto Luciano. Ad esprimersi nuovamente è proprio il segretario provinciale dei dem Enzo Insardà il quale oggi riconferma a nome del partito piena ed ampia fiducia al coordinamento cittadino dandogli atto dello sforzo compiuto per riannodare il dialogo con tutte le forze progressiste. «Il Partito democratico – scrive nel dettaglio Insardà -,  dopo un’ampia ricognizione ed analisi sulla confusa situazione politica della nostra città, riconferma piena ed ampia fiducia al coordinamento cittadino, avallata anche dal commissario regionale, e dà atto dell’utile e difficile sforzo, teso a riannodare il dialogo con tutte le forze progressiste, riformiste, moderate ed alle associazioni ed i movimenti che si riconoscono nei valori della solidarietà e dalla ricchezza della diversità». Per Insardà è «indispensabile continuare nello sforzo intrapreso per la ricomposizione dell’area che vede il Pd soggetto di riferimento e si ritiene impegnata a supportare il coordinamento in tutti i momenti di faticosa ricerca dell’unità, di elaborazione delle linee programmatiche e progettuali, assicurando garanzia politica. La segreteria provinciale assicura il supporto ad ogni iniziativa che il coordinamento tende a fare nel creare unità delle forze sane progressiste e moderate e rivolge l’invito a superare incomprensioni e divisioni nel perseguimento del bene comune attraverso un programma condiviso che sia di forte discontinuità e di rottura con un passato di lacerazioni e di macerie». Quindi, in quella che a tutti gli effetti rappresenta una marcia indietro rispetto alla convergenza su Luciano e un’apertura verso l’altro polo “politico” del centrosinistra che fa capo al già candidato sindaco Antonio Lo Schiavo, Insardà «fa appello alle forze sociali, politiche, agli ordini professionali ed ad ogni cittadino di buona volontà, nel rispetto della diversità e posizioni, di voler offrire utile apporto per svelenire la vita della nostra città che noi vogliamo ricostruire all’altezza della sua storia bella e colta». Fin qui la posizione ufficiale del partito. Resta da capire se tutti i maggiorenti siano effettivamente disposti ad allinearsi ad un diktat, che avrebbe come suoi ispiratori anche i livelli regionali del partito, e sostenere realmente il cammino del Pd verso le comunali senza lasciarsi attrarre da altre “sirene”.  

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