“Vibo Capitale del Libro”, ciò che resta alla città fra spese, eventi e…determine
In attesa della riapertura della biblioteca, chiusa da mesi per inagibilità dei locali, il Comune con la dirigente Adriana Teti ha provveduto a diverse liquidazioni per la fornitura di beni e non solo. Ecco un primo quadro dei costi mentre ci si interroga sui reali benefici
Vibo rimasta senza biblioteca comunale per inagibilità dei locali ed in attesa da mesi che terminino i lavori di manutenzione straordinaria per la somma di 92.520,00 euro, ma soprattutto le modalità attraverso le quali sono stati spesi i soldi nell’ambito della “Capitale italiana del libro 2021 ”. Sono i due temi “caldi” di queste ore di cui di discute in città e provincia alla luce anche di alcune determine che meglio rendono l’idea di come si è agito sul fronte delle spese.
Gli eventi sviluppati sono stati quasi cento, oltre a quelli realizzati da Vibook e nell’ambito del Festival “Leggere & Scrivere”. E se per la giunta comunale e l’assessore alla Cultura, Daniela Rotino, si è trattato di un successo che ha coinvolto nelle iniziative scuole, scrittori e sociologi, in molti si interrogano su ciò che realmente è rimasto alla città e su ciò che è davvero arrivato alla popolazione. Ben poco, secondo diversi osservatori e consiglieri comunali di minoranza, nonostante le spese sostenute dal Comune per pagare una società di comunicazione di Milano per un totale di quasi 50mila euro. Non sono mancate poi le critiche per l’aggiornamento degli appuntamenti di “Vibo Capitale del libro” sul sito del Comune di Vibo Valentia, così come poco si è visto del materiale didattico ed informativo dei vari eventi. E così, se ci si interroga su chi abbiamo davvero attirato in città attraverso la “Capitale italiana del libro”, di certo si può dire che – a parte qualche evento a Vibo Marina – dalle varie manifestazioni sono rimaste quasi del tutto escluse le frazioni (Triparni, Portosalvo, le tre Vene, Bivona e Longobardi). [Continua in basso]
Da ricordare che l’intero quadro economico del progetto “Vibo Capitale del Libro 2021” era stato approvato dal Comune nel luglio dello scorso anno con la previsione di spesa di 600mila euro: 500mila euro attraverso fondi stanziati dal Ministero della Cultura, altre 100mila euro da reperire «a livello locale e calabrese» dal Comune. L’intero quadro economico del progetto porta la firma della dirigente di settore Adriana Teti che, contestualmente, aveva dato il disco verde anche per un “avviso pubblico per l’individuazione di operatori economici dei servizi di somministrazione di alimenti e bevande, ricettività, noleggio service audio-video-luci, servizio transfer, attività di agenzia viaggio e turismo da inserire in liste per tipologia di servizio erogato nell’ambito delle manifestazioni di Vibo Valentia Capitale italiana del libro 2021”.
Le spese approvate
Andando nel dettaglio delle voci di spesa approvate lo scorso anno, 30mila euro erano le “spese generali” non meglio definite, mentre per il resto le somme sono state così ripartite: attrezzature e software (10mila euro); attività progettuali (155mila euro); comunicazione (60mila euro); monitoraggio (15mila euro); gruppo di lavoro, rimborsi spese, viaggi (15mila euro); stampa materiali, cataloghi e altro (20mila euro); allestimento spazi (40mila euro); collaborazioni (45mila euro); copyright (5mila euro); assicurazioni (5mila euro); ospiti e ospitalità (40mila euro); acquisto libri per neonati e famiglie (85mila euro); miglioramento delle biblioteche, potenziamento di quelle scolastiche e apertura della biblioteca a Vibo Marina (75mila euro). In tutto, secondo le previsioni dello scorso anno, una somma pari quasi a 600mila euro. [Continua in basso]
Le determine di liquidazione firmate dalla dirigente
Ma sono le determine firmate in questo mese dalla dirigente, Adriana Teti, a rendere meglio l’idea su alcune spese. Come quella del 21 aprile scorso per la “fornitura di beni strumentali” attraverso la quale sono state liquidate 11.675,40 euro alla ditta “Varì Arredamenti srl” per la fornitura di cinque poltroncine da esterno, 230 sedie senza braccioli, 20 casette Book-crossing.
Vi è da dire, a tal riguardo, che il 6 settembre dello scorso anno – dopo presentazione della domanda di ammissione al finanziamento – il direttore della Fondazione Carical (che opera nei settori dell’istruzione, dell’arte e dei beni culturali, finanziando attività promosse da terzi in Calabria e Basilicata) ha comunicato l’intenzione della Fondazione di concorrere alla realizzazione dell’iniziativa “Vibo Valentia Città Capitale del Libro 2021” con la concessione di un contributo di 47.500,00 euro.
E così, insieme alla liquidazione per le cinque poltroncine da esterno, le 230 sedie senza braccioli e le 20 casette Book-crossing, è arrivata la liquidazione – sempre con determinazione firmata dalla dirigente Adriana Teti – all’Associazione Giovani Tropeani (con sede legale a Tropea in contrada San Francesco) della somma di 10.680,00 euro per la fornitura di beni strumentali, quali sei casette in legno 2.90 x1.90 cm per stand espositivi. [Continua in basso]
Tra i punti del dossier di candidatura di Vibo Capitale del Libro”, il Comune ha indicato anche “l’intenzione di donare ai nuovi nati del centro nascite dell’ospedale di Vibo Valentia un piccolo kit di libri per la prima infanzia insegnando alle loro mamme e padri il valore della lettura e coinvolgendo in questa attività anche i pediatri”. Ecco così che – sempre con determinazione della dirigente Adriana Teti – alla ditta Helvetica di Ana Coelho è stata liquidata una fattura di 600,00 euro per l’acquisto di 300 borsette in Tnt.
Molto più sostanziosa la somma registrata, invece (8.235,00 euro), per la società “G & G Service Snc di Gencarelli A.G. e Cofone A. G., con sede legale ad Acri, per la fornitura di 12 pedane modulari di dimensioni 2×1 Mt (24mq) h 40/60 cm, con pavimento in multistrato di betulla Carplay.
La collaborazione della dott.sa Valentina Amaddeo per “attività di supporto amministrativo per l’esecuzione di Vibo Valentia Capitale Italiana del Libro 2021” è invece costata 2.500,00 euro, mentre alla società “Il Cristallo sas di Venturino Patrizia” per l’anticipo per la realizzazione del docu-video “Vibo Valentia Capitale del Libro” è andata la somma di 3.660,00 euro (Iva inclusa).
Infine, il Comune di Vibo per dare avvio alla programmazione di “Vibo Valentia Capitale del libro 2021” ha messo in atto una condivisione progettuale con altri Enti e con soggetti pubblici e privati, tra cui l’associazione di promozione sociale e culturale Electa che ha promosso la rassegna ViBook. Per l’ospitalità dei relatori nell’ambito di Vibook 2021 è stata così liquidata la fattura di 800,00 euro (Iva inclusa) in favore del Ristorante “Daffinà Sas di Daffinà Maria Francesca & C.”, mentre per i servizi di biglietteria aerea e ferroviaria per i relatori che hanno partecipato agli eventi nell’ambito di “Vibo Valentia Capitale Italiana del libro 2021” è stata liquidata (sempre con determina della dirigente Adriana Teti) la somma di 502,00 euro in favore dell’Agenzia viaggi “Antica Vibonese” di Sorrentino Francesca con sede a Vibo Valentia in piazza Luigi Razza.
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