venerdì,Aprile 26 2024

Comune di Vibo e soldi alle associazioni, la replica di Falduto: «Iniziative approvate dalla giunta»

L’assessore comunale al Turismo fornisce la propria versione dei fatti e replica alle recenti polemiche sorte a seguito della pubblicazione di due rispettive determine dirigenziali

Comune di Vibo e soldi alle associazioni, la replica di Falduto: «Iniziative approvate dalla giunta»
Il Comune di Vibo e, nel riquadro, Michele Falduto
Il Palazzo di Città

«Leggo da giorni e, ahimè, continuo a leggere articoli, di giornalisti e di rappresentanti delle forze politiche della città, che sono dei veri e propri attacchi strumentali alla mia persona e al mio incarico istituzionale di assessore della città di Vibo Valentia. Fin qui nulla di nuovo, la politica è questa. Ma rimango esterrefatto quando, per un evidente problema politico, vengano tirate in ballo persone che fuoriescono dal problema stesso. Avrei voluto e dovuto, per come sono sempre stato abituato a fare, discutere dell’incresciosa situazione creatasi all’interno delle competenti sede istituzionali ma sono costretto, con molto rammarico e delusione, a fornire alcune precisazioni in merito all’iter amministrativo delle determine oggetto di tanto scalpore». Così l’assessore al Turismo al Comune di Vibo Valentia Michele Falduto replica alle recenti polemiche nate dopo la pubblicazione di due distinte determine: la prima mirata a finanziare con 15mila euro l’associazione “CulturaIdentità” per la realizzazione del VI Festival CulturaIdentità, mentre la seconda finanzia, per altri 15mila euro di spesa, l’associazione culturale Elice per la realizzazione del primo Premio Jole Santelli. [Continua in basso]

«Esiste un atto deliberativo della giunta comunale»

Michele Falduto e Maria Limardo
Michele Falduto e il sindaco Maria Limardo

«Le iniziative oggetto d’attenzione – spiega quindi l’amministratore –  sono contenute in un atto deliberativo di giunta comunale col quale v’è stata l’approvazione, quasi unanime e con la sola assenza della collega Nardo, del documento preliminare al progetto (Dpp) e del cronoprogramma avente ad oggetto “Vibo Città del Libro”. Programma, si badi, approvato dalla Regione Calabria in quanto trattasi di iniziative interamente finanziate con fondi regionali e rese note mediante la pubblicazione dei formali atti amministrativi, attraverso la consultazione consiliare avvenuta all’interno della competente Commissione nonché mediante specifico comunicato stampa e relativi articoli. La stessa giunta comunale – puntualizza sempre Michele Falduto –  ha altresì deciso di attuare un metodo di co-progettazione degli eventi, decisione tra l’altro mai attuata nella nostra città, proprio al fine di garantire la massima trasparenza e la più ampia partecipazione, pubblicando uno specifico avviso per consentire a tutti i soggetti interessati di presentare la propria idea progettuale delle iniziative da voler realizzare nella stagione estiva». 

«Le associazioni hanno partecipato all’avviso pubblico»

Questi, dunque, «sono gli atti di indirizzo politico a cui hanno fatto seguito gli autonomi atti di gestione dirigenziale in cui si sono scanditi tempi, modi e procedure degli affidamenti. Con riferimento alle due iniziative oggetto di singolare attenzione mediatica è necessario premettere che, da quanto è a mia conoscenza, entrambe le associazioni organizzatrici hanno regolarmente partecipato all’avviso pubblico. Così com’è necessario sottolineare che entrambi gli eventi sono finalizzati alla promozione dell’identità culturale calabrese. Ferme e limitate le mie competenze sulle autonome scelte dirigenziali, quali e dove sarebbero i legami oggetto di pubblico ludibrio? Nessuno. Ma, se anche vi fossero stati, da quando è limitata la partecipazione ad avvisi pubblici a soggetti e/o associazioni che abbiano un Ibero convincimento ideologico? Copio e incollo dal sito di CulturaIdentità: “CulturaIdentità è un’associazione fondata da Edoardo Sylos Labini che ha come scopo la difesa, la promozione e la diffusione dell’Identità italiana e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale e artistico. Siamo operatori culturali, artisti, giornalisti, intellettuali e imprenditori che in un mondo globalizzato vogliono riscoprire il valore della nostra italianità”». [Continua in basso]

Il primo Premio Jole Santelli

Con riferimento, invece, al primo Premio Jole Santelli, «accolto in maniera entusiasta anche dai familiari di una grande donna di Calabria, Michele Falduto precisa che c’è «da dire veramente poco, se non scusarmi con lei e con le sue sorelle per come il suo nome sia stato oggetto di strumentale uso politico. Sono orgoglioso, e lo dico a gran voce, di poterla ricordare a Vibo: Jole ci manchi.  Andare oltre è veramente superfluo ed offensivo nei confronti dell’intelligenza dei cittadini. Infine, voglio ricordare, visto che stranamente nessuno l’ha fatto, che altre tre iniziative, sempre previste nell’ambito del Dpp “Vibo Città del Libro”, sono già state finanziate: la Fiera del Fumetto; la digitalizzazione delle opere di Giuseppe Berto e il reading letterario di Angelo Mellone, vicedirettore di Rai1. Forse   – replica ancora l’assessore – il vero problema, quindi, non sono le associazioni che hanno inteso dare una mano al nostro Comune per la migliore riuscita della stagione estive, forse il vero problema è di natura politica. Omnia cum tempore. Io, per come la mia lealtà e la mia cultura del fare mi impongono, continuo a lavorare a testa bassa con il solo interesse del bene della mia città e, scusate – conclude l’esponente di giunta -, se per quest’anno a Vibo Valentia è (era?) stata organizzata, con largo anticipo, una variegata stagione estiva».

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