sabato,Ottobre 5 2024

Gioia al sindaco Limardo: «Il tempo delle promesse è finito, si assuma le proprie responsabilità»

La segretaria cittadina di Azione critica dopo le ultime dichiarazioni del primo cittadino «che strumentalizza la realtà e non ha elencato una sola cosa realizzata»

Gioia al sindaco Limardo: «Il tempo delle promesse è finito, si assuma le proprie responsabilità»
Comune di Vibo, il sindaco Maria Limardo e la segretaria cittadina di Azione Claudia Gioia
Claudia Gioia
Claudia Gioia

«Ho letto sulla stampa l’intervista rilasciata dal sindaco della città e sento la necessità di intervenire per senso di responsabilità e soprattutto per evidenziare che a Vibo esiste una politica sana che presidia gli interessi dei cittadini senza timore di contraddire un’amministrazione fallimentare e senza futuro». E’ quanto dichiara la segretaria cittadina di Azione, Claudia Gioia intervenendo su alcune dichiarazioni del sindaco Maria Limardo.
 «La prima cosa che occorre evidenziare è che nel corso della sua intervista, il sindaco non ha elencato una sola cosa realizzata o un solo obiettivo concreto perseguito. Ha utilizzato il solito linguaggio da campagna elettorale promettendo ancora benefici per i cittadini e rappresentando una serie di azioni condite da “faro”, “realizzerò”. Il punto è che sono passati oltre tre anni oramai ed è arrivato il momento di dire “ho fatto” , “ho realizzato” perché il tempo delle promesse è passato e sarebbe dovuto arrivare il tempo dei risultati, ma è evidente che quest’ultimi sono rimasti solo “su carta” e quindi si continua nella solita strumentalizzazione della realtà. [Continua in basso]

Massimo esempio di quanto sopra è rappresentato dalle ossessive dichiarazioni del sindaco per mezzo delle quali afferma di avere risanato le casse dell’ente, a fronte di un provvedimento della Corte dei Conti che boccia sonoramente il suo Piano di riequilibrio finanziario; così come appare strumentale fare apparire la facoltà prevista da una recentissima legge dello Stato di ripresentare un nuovo Piano di riequilibrio come una conquista dell’amministrazione comunale. Addirittura appare poi ridicolo citare la pandemia e la guerra in Ucraina per nascondere inefficienze e mancanze che nulla hanno a che vedere con le grandi vicende internazionali.

Noi avremmo voluto un sindaco produttivo e capace di risolvere i problemi della città perché non vogliamo fare un’opposizione fine a sé stessa ma un’opposizione costruttiva e collaborativa. Ma non è possibile collaborare quando l’interlocutore è sempre impegnato a stravolgere la realtà per mere finalità propagandistiche perché questo fa perdere la capacità di inquadrare e risolvere le necessità di una comunità stanca di continui spettacoli e dichiarazioni fini a sé stesse. Invitiamo ancora una volta il sindaco – conclude Claudia Gioia – ad essere più rispettosa dei cittadini ed ad assumersi le proprie responsabilità in modo serio ed istituzionale».

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