venerdì,Maggio 3 2024

A Nicotera assemblea pubblica sulla sanità, MoviVento: «Noi non ci saremo»

La consigliere di opposizione Maria Adele Buccafusca spiega le ragioni per cui il gruppo non sarà presente all'incontro e parla di «strumentalizzazioni politiche»

A Nicotera assemblea pubblica sulla sanità, MoviVento: «Noi non ci saremo»
Il Comune di Nicotera
Maria Adele Buccafusca

Si terrà giovedì 27 aprile alle ore 18 a Nicotera un’assemblea pubblica sul tema della “sanità negata”. Un incontro organizzato dalla neonata associazione “Difesa diritti del territorio”, che servirà per raccogliere le proposte dei cittadini al fine di tutelare il proprio diritto alla salute. All’assemblea, che si terrà nella sala consiliare, prenderanno parte cinque sindaci (Marasco di Nicotera, Mercuri di Limbadi, Petrolo di Rombiolo, Maruca di San Calogero e Dato di Joppolo) e sono invitati a partecipare cittadini, comitati, associazioni e forze politiche del territorio. Il gruppo di opposizione nel Consiglio comunale di Nicotera “MoviVento” ha annunciato che non parteciperà, con una nota stampa a firma del consigliere Maria Adele Buccafusca. «Premesso che la sanità è una problematica che da quattro anni ci ha visti impegnati in prima linea, con passione e impegno, non possiamo accettare eventuali strumentalizzazioni partitiche sulla pelle dei cittadini, in vista di elezioni amministrative vicine: “oggi” nel Vibonese, “domani” a Nicotera. Sarebbe davvero un brutto esempio di bassa politica, da offrire ai nostri giovani, già pochi inclini all’impegno politico collettivo, qualora si prendesse a pretesto una tematica così importante e vitale come la Sanità, e farla diventare strumento di grandi annunci con tanto di selfie da campagna elettorale, così come stiamo vedendo dalle pagine social del primo cittadino di Nicotera». [Continua in basso]

Buccafusca passa così ad elencare le motivazioni per cui il MoviVento non prenderà parte all’assemblea del 27 aprile «Eccole:

  1. Noi della minoranza, del gruppo consiliare “Movivento per Nicotera”, da quando ci siamo insediati abbiamo posto nelle sedi opportune, dentro e fuori i Consigli comunali, il tema del diritto alla salute come problematica prioritaria da affrontare insieme: minoranza e maggioranza. La risposta del sindaco? È stata sempre negativa: si è sempre rifiutato;
  2. Per 4 anni, le nostre diverse e costanti proposte si sono alternate e soprattutto basate, sulla necessità di interloquire alla pari, con le Istituzioni competenti provinciali e regionali, per pretendere il diritto alla salute e primo fra questi una postazione del 118 e la guardia medica h24;
  3. Per noi sono stati 4 anni di azioni e iniziative concrete, a incominciare dalle delibere prima approvate all’unanimità e poi affossate dalla stessa maggioranza, alle denunce alla Prefettura e alla stampa, alla manifestazione del 13 settembre 2021, seguita da due incontri con i vertici dell’ Asp. Diversamente il sindaco invece di sostenere, insieme a noi, le sacrosante rivendicazioni che portavamo avanti, ci accusava addirittura di essere dei guerriglieri, e paradossalmente giustificava la dirigenza sanitaria vibonese che continuava a negare alla nostra comunità una postazione del 118 e una guardia medica h24;
  4. Sarà pure una strana coincidenza, però sta succedendo che alla vigilia di elezioni amministrative nel Vibonese, il sindaco si sveglia dal suo “sonno dogmatico” e scopre che contro l’Asp di Vibo si può alzare la voce e chiedere, non più “per favore” e con la schiena curva, come ha fatto fino a “ieri”, ma pretendere il diritto alla salute, senza essere “guerriglieri”. In tutto ciò non ci risparmia il suo solito selfie, in compagnia dell’on. Mangialavori, suo referente di partito, e del commissario dell’Asp, dott. Giuliano, contro la cui dirigenza, il giorno prima gridava fulmini e saette». [Continua in basso]

L’esponente del MoviVento parla di «repentino cambiamento» da parte del sindaco: «A noi appare poco credibile e intriso di una certa falsità e ipocrisia. In ogni caso, se si dovesse decidere di portare avanti una lotta comune, insieme ai cittadini, saremo i primi ad essere presenti». Per tutte queste ragioni, sottolinea Buccafusca, «Riteniamo di non partecipare all’assemblea pubblica del 27 aprile, per evitare che un nostro intervento ricordi, a chi colpevolmente ha la memoria corta, fatti ed episodi specifici, che metterebbero sotto accusa le strategie errate e colpevoli del sindaco, da quattro anni distratto e poco presente in merito al tema della Sanità, le cui conseguenze nefaste, soprattutto per quanto riguarda il 118 e la Guardia medica, stiamo pagando ancora oggi. Vogliamo evitare che le nostre argomentazioni alimentino, in buona o cattiva fede, eventuali polemiche, che in quella sede apparirebbero fuori luogo. Del resto, alcuni dei presenti all’incontro, se dotati di onestà intellettuale, primo fra questi il sindaco Marasco, conoscono bene il nostro impegno sulla questione sanitaria. Impegno che continuerà fino al termine del nostro mandato».

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