giovedì,Aprile 18 2024

Vibo, Piano di Riequilibrio: il consigliere Pugliese invita il sindaco e l’assessore a dimettersi

L'esponente del Pd in Consiglio comunale esprime amarezza e sdegno a seguito delle motivazioni contenute nella sentenza della Corte dei Conti che gettano la città nel fallimento ad opera dell'amministrazione targata Limardo

Vibo, Piano di Riequilibrio: il consigliere Pugliese invita il sindaco e l’assessore a dimettersi
Maria Teresa Nardo e Maria Limardo
L'ex assessore Laura Pugliese
Laura Pugliese (Pd)

Le motivazioni delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti che hanno bocciato il Piano di Riequilibrio finanziario presentato dal Comune di Vibo ritenendolo inammissibile in quanto adottato in carenza assoluta di potere e aggirando i vincoli legali per la sua adozione, hanno provocato non poche reazioni di sconforto e sfiducia nell’opinione pubblica che, da ieri, si domanda quale futuro sia prospettato per la città. Sul punto è intervenuta anche Laura Pugliese, vice segretario del Partito democratico e consigliere comunale di Vibo la quale ha espresso “amarezza e sdegno” quali “sentimenti che accompagnano la comunità vibonese all’indomani della conoscenza delle motivazioni contenute nella sentenza n. 4/2023″. L’esponente del Pd in Consiglio comunale, evidenzia come “quello che ancora una volta viene certificato dalla Corte dei Conti, questa volta a Sezioni Riunite, non rappresenta soltanto l’ennesimo fallimento politico-finanziario, che va ad unirsi agli altri fallimenti registrati da questa amministrazione comunale, sotto il profilo politico amministrativo, ma, bensì, fa piombare la città di Vibo Valentia nella situazione degradante di fallimento sul profilo etico. È soprattutto l’eticità politica che manca a questa amministrazione targata Limardo. Un ‘etica che avrebbe dovuto imporre, innanzitutto, atteggiamenti e contegni più saggi e più cauti, laddove, invero, hanno trovato spazio e, oramai, ahimè, posto radici, condizioni caratterizzate da superficialità, approssimazione scarsa attenzione e cura delle norme, il tutto ispirato all’effemiro e all’evanescente. L’evanescenza, infatti, caratterizza questa amministrazione, che ricorrendo all’uso spasmodico di social e selfie pensa di riuscire a distogliere i cittadini e le cittadine vibonesi dai veri problemi, non concretamente risolti, che attanagliano la città”. [Continua in basso]

Da sinistra Laura Pugliese e Maria Teresa Nardo

“È impietoso il giudizio della Corte dei Conti a Sezioni Riunite sul ricorso avverso il giudizio, già, emesso, peraltro, in maniera altrettanto impietosa, dalla Corte dei Conti regione Calabria – ha chiosato la Pugliese -. Ciò, nonostante, sieda in Giunta o “siederebbe” (considerate le innumerevoli assenze nella casa comunale), un assessore agli Affari Finanziari, – il riferimento è a Maria Teresa Nardo – fortemente voluto, perché tecnico e presumibilmente competente ed esperto in materia contabile, i cui risultati, improntati a contegni politici assai poco virtuosi, finiscono per scrivere una pagina buia nella storia della città di Vibo Valentia. Patetico appare il tentativo di sottrarsi a responsabilità semplicemente evidenziando i pareri positivi del Ministero dell’Interno: chi era alla guida dell’assessorato aveva tutte le capacità e condizioni per rendersi agevolmente conto che non vi fossero i presupposti per attivare un PRF”. L’affondo e l’invito di Laura Pugliese: “Sindaco e assessore agli affari finanziari dovrebbero intanto chiedere scusa per l’ennesima brutta figura fatta fare alla città di Vibo Valentia e valutare concretamente di dimettersi”. E ancora, “tanto, per la semplice ragione che se è vero com’è vero, che la politica è quello strumento attraverso il quale si risolvono i problemi di una comunità e si soddisfano i bisogni delle persone, o, perlomeno, si tenta di migliorare condizioni svantaggiate, laddove, evidentemente, talune questioni non siano sempre di agevole ed immediata risoluzione, ecco che qui cade l’attuale Governo cittadino, che sotto il profilo politico amministrativo, con atteggiamenti effimeri ed evanescenti, anziché risolvere i problemi o tentare di migliorare condizioni critiche e complesse, non fa altro che complicarli, creando confusione. Com’è noto, avevo più volte invitato l’assessore agli affari finanziari a fare le valigie e dimettersi, ci avrebbe maggiormente guadagnato in credibilità e coerenza. Il sindaco prenda atto delle scelte sbagliate e si avii anche lei alla partenza dal Comune. Sono convinta che la città ne abbia abbastanza di essere guidata da un’amministrazione che vive di passerelle e palcoscenici”.

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