domenica,Giugno 2 2024

Vibo, il consigliere Russo: «Centro storico nel degrado e giunta comunale assente»

Da rivedere e riparare la pavimentazione nel parcheggio antistante la chiesa di Sant'Antonio così come diversi angoli nei pressi del castello lasciati nell'incuria

Vibo, il consigliere Russo: «Centro storico nel degrado e giunta comunale assente»
Giuseppe Russo

«Degrado e centro storico è un connubio che non dovrebbe esistere. Invece non è così. Nel salotto, o almeno quello che avrebbe dovuto essere, della città di Vibo Valentia, ci sono dettagli che fanno la differenza. Il biglietto da visita, in alcuni tratti, è dimenticato, lasciato nell’incuria, nella superficialità o in balia degli atti vandalici. Sono “solo” dettagli che, tuttavia, incidono su quel “salto di qualità del centro storico” millantato soprattutto in campagna elettorale da chi oggi governa la città». Così il consigliere comunale di Azione Giuseppe Russo. «Nel parcheggio antistante la chiesa di Sant’Antonio – continua -, via Antica Monteleone (nome della Città dal 1325 al 1928) che dista a pochi metri di passeggiata dal Castello Museo archeologico, la sporcizia, le buche e il degrado sono i problemi con cui devono fare i conti tutti, residenti, non residenti e quei pochi turisti che ci degnano di attenzione nonostante la bellezza indiscussa della nostra cittadina. Non dimentichiamo che il centro storico di qualsiasi realtà territoriale è considerato l’armatura territoriale che ne delinea l’identità. Costituisce la testimonianza concreta della complessità culturale, delle stratificazioni insediative e dei cambiamenti sociali che lì si sono prodotti e sedimentati. I centri storici si rivelano punti fondamentali, elementi centrali di ciascun sistema territoriale in quanto racchiudono le esperienze materiali ed immateriali e l’essenza culturale di ciascuna comunità – prosegue il consigliere comunale –. Oggi il nostro patrimonio culturale nella città, qualificata “della cultura”, testimonia la totale assenza di un esecutivo che materialmente e fisicamente non vive la città, ma semplicemente non si accorge che sono i dettagli che fanno la differenza e che il cittadino comune, cresciuto, vissuto ed aggrappato alla sua storicità culturale, gradirebbe in primis la realizzazione delle piccole opere e solo dopo delle grandi opere.Per tali motivazioni – conclude Russo -, invito i delegati di potere ad attenzionare di più anche i soli “dettagli”, oggi testimoni di una città allo sbando; piccoli sforzi che richiedono semplicemente “quella” passeggiata in più che, oltre ad essere salutare, aiuterebbe a fargli prendere più contezza di una situazione oggettiva e reale dei luoghi più sensibili della nostra città». [GUARDA FOTO IN BASSO]

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