venerdì,Maggio 3 2024

Elezioni a Vibo, il Pd lancia l’allarme: «Il centro destra vuole rifarsi una verginità politica»

Il capogruppo dei dem Stefano Soriano: «Basta giochi di prestigio» e incalza «Città future esca allo scoperto»

Elezioni a Vibo, il Pd lancia l’allarme: «Il centro destra vuole rifarsi una verginità politica»
Il Comune di Vibo e, nel riquadro, Stefano Soriano (Pd)
Nel riquadro da sinistra verso destra: Vito Pitaro, Maria Limardo e Giuseppe Mangialavori

“I poli tradizionali centro-sinistra e centro-destra nella citta di Vibo Valentia stanno attraversando un momento in cui hanno un evidente difficoltà a ricompattarsi in vista delle prossime elezioni amministrative. Penso che in una società fluida come quella attuale la difficoltà delle coalizioni tradizionali è data principalmente dalla difficoltà di trovare uomini e donne che mantengano ferma la loro ideologia negli anni. La crisi partitica che si riflette sulle coalizioni tradizionali è legata molto al trasversalismo dei soggetti che oggi imperversano nella politica tanto a livello nazionale che locale”. E’ quanto afferma Stefano Soriano, capogruppo del Pd in Consiglio comunale a Vibo. “A tal proposito trovo singolare il fatto che il centro-destra cittadino metta in discussione la ricandidatura del sindaco Limardo dopo aver ribadito in ogni sede che l’opera della stessa è stata meritoria e ha costituito una svolta per la città di Vibo Valentia. Lo ha detto il senatore Mangialavori, lo ha ribadito l’onorevole Comito e lo hanno affermato in più occasioni i vari partiti, quali Forza Italia e fratelli d’Italia, nonché i movimenti che facevano parte della collezione centro-destra come Città futura che ha amministrato per ben quattro anni e mezzo con il sindaco ed oggi cerca di allontanarsi “per tempo” di modo da far dimenticare ai cittadini tale circostanza. A mio modo di vedere – prosegue Soriano – la mancata ricandidatura del sindaco Limardo dovrebbe trovare motivazioni ben più solide come ad esempio la difficoltà di trovare soluzioni ai tanti problemi della città, il fallimento dell’obiettivo di rilanciare economicamente questa città e tanti altri che in questi cinque anni tanto il sottoscritto che altri consiglieri di opposizione hanno evidenziato. L’operazione di “cambio volto” del sindaco che si paventa in questi giorni, con tutte le forze del centro destra attive in questa direzione, rappresenta un maldestro tentativo di cambiare ancora una volta la faccia del candidato per riproporsi vergini ad una città che, invece in questi 15 anni, è stata deturpata nella sua bellezza. Cambiare tutto per non cambiare nulla, come raccontava il buon Tomasi di Lampedusa. Proporre un candidato a sindaco nuovo di zecca per mantenere inalterati gli uomini e gli equilibri. Un restyling di facciata, un superbonus farlocco”.

Stefano Luciano e Stefano Soriano

L’esponente dem sottolinea che “è bene chiarire ai cittadini che se il centro-destra boccia il sindaco Limardo di fatto boccia il proprio operato degli ultimi cinque anni ma non solo, stavolta non basterà dare la colpa a D’Agostino o a Costa o nel caso di specie alla Limardo , il fallimento sarà di tutte quelle forze che hanno governato negli ultimi cinque anni. In mezzo a tutto questo c’è ovviamente il gruppo di Città futura che insieme, per come detto da entrambi, anche all’ex candidato del Pd Stefano Luciano sarebbe disponibile a ricompattarsi con il centrodestra qualora non vi fosse più il sindaco Limardo alla guida della coalizione alle prossime elezioni. Città Futura che ha amministrato con il sindaco Limardo per quattro anni e mezzo e ne ha condiviso metodi e programmi ma da qualche mese ha deciso di non sostenere più l’esecutivo, probabilmente per forzare la mano sulla ricandidatura della Limardo, deve uscire allo scoperto e decidere se il sindaco Limardo ha fatto bene o se ha fallito il proprio mandato, consapevole, tuttavia che il fallimento dell’amministrazione Limardo è anche un fallimento del proprio gruppo che ha governato con questa amministrazione per quasi tutto il mandato con ben 4 assessori nei settori strategici. Basta illusioni, basta giochi di prestigio, – incalza Soriano – è giunta l’ora di dare un nome ad ogni cosa. Il trasversalismo non ha portato nulla a questa città se non un mantenimento della gestione del potere nelle mani dei soliti che con mente fine hanno cambiato a loro piacimento gli uomini di facciata continuando tuttavia ad essere i burattinai che orientavano scelte e movimenti. Vibo Valentia merita chiarezza ed è quello che come Partito Democratico stiamo facendo costruendo un progetto, che stiamo portando in giro nel territorio, rimarcando in modo chiaro che non vi può essere alcuna alleanza con chi ha governato con il centrodestra. Concludo con una considerazione che mi porta a dire che, contrariamente a quanto potrebbe sembrare ad occhi poco attenti, non c’è nessuna guerra nel centrosinistra perché non c’è nessun centro sinistra senza Partito Democratico”.

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