domenica,Maggio 19 2024

Comune di Vibo e risanamento finanziario: il Viminale notifica il decreto ministeriale – Video

Il Ministero dell’Interno stabilisce le misure straordinarie che “palazzo Luigi Razza” dovrà seguire per risanare i conti in rosso del bilancio

Comune di Vibo e risanamento finanziario: il Viminale notifica il decreto ministeriale – Video
Il sindaco Limardo in conferenza stampa

Il Ministero dell’Interno ha trasmesso attraverso la Prefettura di Vibo il decreto ministeriale (approvazione delle misure ex articolo 268 Tuel), con il quale sono state stabilite le misure straordinarie necessarie per il risanamento finanziario del Comune di Vibo Valentia. Il decreto ministeriale è stato notificato al sindaco Maria Limardo e all’organo di revisione economico-finanziaria del Comune. «Il più bel regalo donato alla città è il decreto Salva Vibo» ha dichiarato Maria Limardo nel corso di una conferenza stampa alla quale ha preso parte, oltre alla giunta comunale al completo, anche il consigliere regionale Michele Comito. «Grazie a questo decreto si mette la parola fine a quattro anni di tribolazioni, di lavoro, di preoccupazione. Una gravosa responsabilità politica assunta da questa maggioranza. «È un momento storico – prosegue il sindaco –. Chi verrà dopo di noi si ritroverà un bilancio interamente risanato». C’è la giunta al completo alla conferenza stampa, e c’è anche il consigliere regionale Michele Comito, per celebrare quello che il primo cittadino definisce «il risultato più importante del nostro percorso amministrativo». Ringrazia tutti, dai cittadini, alla coalizione, alla maggioranza che ci ha sostenuto, dall’assessore Maria Teresa Nardo al presidente della Commissione Bilancio Giuseppe Mangialavori, al sottosegretario Wanda Ferro che è firmataria del decreto. Come spiegato dallo stesso primo cittadino il decreto ministeriale, che ingloba di fatto tutte quelle misure già previste dal Patto firmato con il governo, mette il sigillo sul percorso di risanamento che negli anni consentirà l’azzeramento del disavanzo di amministrazione, ammontante, secondo l’ultimo consuntivo approvato, a circa 31 milioni di euro. «Con questo decreto mettiamo la parola fine al percorso iniziato nel 2013 quando la città è andata in dissesto e suggella il percorso di grande lavoro fatto da questa amministrazione che è fuori dal dissesto. La città di Vibo Valentia – conferma Maria Limardo – è l’unica ad avere attivato misure straordinarie ed è l’unica ad avere ottenuto questo decreto ministeriale. Proprio alla luce di questo risultato siamo stati invitati il prossimo 25 gennaio a Roma alla conferenza nazionale della finanza locale. Contestualmente il primo cittadino ha annunciato un altro provvedimento legislativo inserito nella manovra di bilancio 2024 e già approvato alla Camera che assegna ai 12 comuni che hanno sottoscritto il patto salva città, 50 milioni di euro all’anno per 10 anni. «Passerà quasi certamente anche al Senato. Il comune di Vibo Valentia concorrerà insieme agli altri 11 comuni alla distribuzione delle risorse che saranno ripartite sulla base di diversi indici di riferimento. Grazie al decreto viene concesso al Comune di Vibo di rientrare dal suo disavanzo potendo contare su un lasso di tempo maggiore e su alcuni provvedimenti straordinari che di fatto incrementano le entrate comunali. Dal canto suo il deputato di Forza Italia Giuseppe Mangialavori ha affermato: «Da oggi si apre una nuova pagina per la città di Vibo Valentia. Il decreto firmato dal Ministero dell’Interno, con il quale si stabiliscono le misure straordinarie per il risanamento del bilancio comunale, pone le basi per guardare al futuro con rinnovata serenità. Un risultato frutto del lavoro serio che questo centrodestra ha portato avanti, tanto a livello centrale quanto locale, sostenendo sempre concretamente il percorso di risanamento tracciato dal sindaco Maria Limardo e soprattutto dall’assessore al Bilancio Maria Teresa Nardo. Un lavoro complesso che ha necessitato di interventi importanti, supportati anche dal Governo centrale, ma che oggi consente di programmare l’attività amministrativa del futuro potendo contare su basi economico-finanziarie ben differenti rispetto al passato».

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