sabato,Maggio 11 2024

Sanitari aggrediti nel Vibonese: la reazione dei politici

La solidarietà di Giuseppe Mangialavori, Sergio Cannatelli, Ernesto Alecci, Raffaele Mammoliti, Riccardo Tucci e Francesco De Nisi

Sanitari aggrediti nel Vibonese: la reazione dei politici
L'ospedale di Soriano

«Esprimo massima solidarietà alla dottoressa ed al personale medico del 118 intervenuto in soccorso della collega, vittime di una violenta ed ingiustificabile aggressione. È intollerabile assistere ancora ad episodi di questo tipo a danno di personale sanitario che continua a spendersi, con dedizione e sacrificio, nel nostro territorio». Lo dichiara Giuseppe Mangialavori, deputato e presidente della Commissione Bilancio della Camera, in merito all’aggressione esercitata da alcune persone nei confronti della dottoressa Lucia Farfaglia, del sindaco di Pizzoni, Enzo Caruso, e di altri sanitari a Soriano Calabro nella serata di ieri. «Sono certo che le forze dell’ordine riusciranno a ricostruire quanto accaduto. Auguro alla dottoressa ed al personale del 118 un rapido, e soprattutto sereno, rientro in servizio». Vicinanza e solidarietà anche da parte di Sergio Cannatelli, sindaco di Sorianello: «Si tratta di un episodio gravissimo e ingiustificabile ai danni di chi ogni giorno lavora per tutelare quotidianamente la salute dei cittadini. Sono vicino a tutti i sanitari aggrediti e particolarmente dispiaciuto per il collega e amico Enzo Caruso che conosco quale persona professionalmente e umanamente straordinaria. A tutti loro va la mia solidarietà e spero che possano riprendere al più presto e con serenità, la loro preziosa attività». Il consigliere regionale del Pd Ernesto Francesco Alecci: «Quanto accaduto la sera scorsa nella postazione della Guardia Medica di Soriano Calabro e poi nel Pronto soccorso dell’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia – sostiene – è veramente allarmante. L’ennesima brutale aggressione nei confronti di medici e personale sanitario nella nostra regione (ma i casi sono ampiamente diffusi in tutta Italia) dimostra con chiarezza il fatto che ci troviamo di fronte ad un fenomeno pericoloso e preoccupante, a cui occorre porre urgentemente rimedio. Tanto più perché in questo caso l’aggressione è stata reiterata e rivolta anche contro una dottoressa che stava svolgendo il proprio turno serale. Intendo innanzitutto rivolgere tutta la mia solidarietà nei confronti di questi seri professionisti – aggiunge Alecci – che svolgono con sacrificio e dedizione un’attività fondamentale per il benessere delle nostre comunità. E sottolineare come, al riguardo, più di un anno fa avevo depositato una proposta di legge in Consiglio Regionale che si proponeva di assicurare al Sistema sanitario regionale condizioni di lavoro più sicure e, quindi, più serene a beneficio del personale, così come dei pazienti. Tra le altre cose, la legge prevedeva la possibilità di sottoscrivere protocolli d’intesa con gli Uffici Territoriali del Governo e con le forze di Polizia in modo da garantire forme di tutela e controllo all’interno dei presidi sanitari della nostra regione. Una proposta di legge certamente perfettibile e non esaustiva – puntualizza -, ma che avrebbe potuto innescare una discussione a vari livelli riguardo questi episodi. Mi amareggia il fatto che tale proposta non sia stata ancora portata in discussione in Consiglio, così come tante altre proposte costruttive provenienti dalla minoranza. Credo che di fronte ad argomenti così importanti non esista partito o fazione politica». «Continuerò, dunque, a richiamare l’attenzione sull’argomento in tutte le sedi possibili – conclude Alecci – auspicando che in breve tempo si possano mettere in pratica delle soluzioni sempre più efficaci al problema all’interno dei nostri territori».

Raffaele Mammoliti

Il consigliere regionale Raffaele Mammoliti denuncia come «la situazione della sanità vibonese tra inerzia e caos organizzativo, continua ad essere molto preoccupante e provoca ripercussioni molto serie sia sugli operatori che sui cittadini. Eppure ci sarebbe bisogno di una unità di crisi permanente h 24 per affrontare le tante criticità esistenti. Invece, si continua a nominare i vertici dell’Asp part-time, senza comprendere perché non viene nominato il direttore generale. Si registrano ancora continue aggressioni agli operatori, ultimo in ordine di tempo quello avvenuto stanotte. Nell’esprimere la piena vicinanza e solidarietà a tutti gli operatori che hanno subito l’aggressione, solleciterò ai vertici dell’Asp di adottare appropriate iniziative e programmi volti a prevenire gli atti di violenza che rappresentano un vero e proprio problema di sicurezza sul lavoro. Ancora, nelle ultime settimane si registra un aumento considerevole sia dell’influenza con una maggiore incidenza sui bambini – aggiunge Mammoliti – sia di casi Covid. A tal proposito sarebbe necessario capire perché non vengono attivati i posti letto presso il modulo terapia intensiva attiguo al pronto soccorso. Sulla situazione della sanità vibonese sto predisponendo una sintesi dell’attività promossa in questi due anni in consiglio regionale che presenterò in settimana in un’apposita conferenza stampa. Consegnerò questo lavoro – annuncia il consigliere regionale del Pd – al signor prefetto, al procuratore della Repubblica, al Presidente della Conferenza dei Sindaci, agli Ordini Professionali, alle organizzazioni sindacali. Sono dell’avviso che sulla sanità vibonese ci sia bisogno di una determinata reazione per realizzare un patto tra gli operatori e i cittadini, al fine di promuovere un miglioramento dei servizi sanitari. Occorre sollecitare a chi possiede ruoli di responsabilità e di governo risposte appropriate e tempestive per poter affermare nel territorio più negletto della Calabria, il fondamentale diritto alla salute. Anche attraverso queste azioni – conclude – si può alimentare la speranza di un reale cambiamento e rafforzare l’indispensabile fiducia dei cittadini verso lo Stato in tutte le sue articolazioni». Il deputato Riccardo Tucci: «Apprendo di due diverse aggressioni ad opera di cinque persone, al momento ignote, a danno dei medici dei pronto soccorso degli ospedali di Soriano e di Vibo Valentia. Confido nel prezioso lavoro delle forze dell’ordine nel dare presto un nome e un volto agli aggressori così da assicurarli alla giustizia. Ciò che è accaduto è gravissimo e inaccettabile. Durante la pandemia da Covid consideravamo gli operatori sanitari degli eroi, mentre oggi li facciamo oggetto di un’inaudita e cieca violenza. Sul piano culturale abbiamo ancora tanto da lavorare, giacché, come è evidente, non basta solo la presenza della vigilanza armata (quando c’è) all’interno dei presidi sanitari. Sono vicino ai medici aggrediti a Soriano e Vibo Valentia». Francesco De Nisi, consigliere regionale e segretario regionale di Azione in Calabria: «Usare violenza contro un sanitario è sempre aberrante, perpetrarla durante il servizio diventa inciviltà assoluta e degna del ribrezzo più convinto». L’esponente di Azione condanna senza se e senza ma l’episodio in cui, ieri sera, alla Guardia Medica di Soriano Calabro, delle persone hanno prima aggredito verbalmente la dottoressa di turno e poi, uno di loro, ha sferrato un pugno al volto di un infermiere del 118. «Tanti, troppi, gli episodi di questo tipo nella nostra regione – aggiunge De Nisi -. È ormai il momento di una riflessione seria e di una convinta presa di posizione di tutte le istituzioni, operanti ai vari livelli della nostra società, per porre rimedio a uno stato di cose non più tollerabile e che, in questo caso, fa anche del male alla pacifica e laboriosa comunità di Soriano». De Nisi, nell’esprimere piena solidarietà alle vittime e alle loro famiglie, conclude auspicando «che le forze dell’ordine facciano piena luce sull’intera vicenda anche per restituire serenità ai sanitari coinvolti, emblema di una categoria sempre in prima linea nelle emergenze e nel quotidiano fabbisogno, oltre che alla stragrande maggioranza dei calabresi perbene».

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