Pizzo, l’opposizione controreplica al sindaco: «Sull’Autonomia differenziata fa il camaleonte per non pestare i piedi a Fi»
I consiglieri del gruppo “Domani è oggi” controreplicano a Pititto che aveva definito strumentale l’atteggiamento della minoranza: «Quasi gioisce per la scarsa partecipazione al dibattito sulla riforma Calderoli»
Come spesso accade in questi casi, a Pizzo il botta e risposta tra opposizione e maggioranza va avanti. A ribattere alle ultime dichiarazioni del sindaco Sergio Pititto, che aveva accusato la minoranza di strumentalizzare la sua mancata partecipazione all’incontro con i consiglieri regionali Francesco De Nisi e Antonio Lo schiavo, è il gruppo “Domani è oggi“.
«È impossibile – scrivono i consiglieri di opposizione in una nota – rimanere silenti dinanzi alla figuraccia istituzionale fatta dal sindaco e dalla sua maggioranza nell’allontanarsi dall’aula in presenza di due consiglieri regionali, venuti a documentarci su quanto si sta facendo in Consiglio regionale per la tutela del mare e per l’avvio del depuratore consortile. In politica non c’è spazio per la permalosità e la questione della pec non smistata dall’Ufficio Protocollo fa sorridere ogni cittadino di buon senso: semmai dimostra il fallimento della Giunta anche nel far funzionare la macchina comunale, in aggiunta all’incapacità di risolvere i problemi della città».
Poi, incalzano, rintuzzando le affermazioni del sindaco quando ha definito «un flop» il dibattito sull’Autonomia differenziata voluto della minoranza: «Pititto quasi gioisce per la scarsa partecipazione della cittadinanza al Consiglio sull’autonomia differenziata: la dice lunga su quanto gli importi costruire una cittadinanza attiva e sull’atteggiamento camaleontico che il sindaco assumerà sul tema, come fatto in passato per l’Ospedale di Pizzo, per non scontentare Forza Italia (cha ha votato a favore della riforma beffa per il Sud) e i suoi referenti politici. Lo dimostra la mancata sottoscrizione della nostra mozione, priva di sigle di partito e di simboli. Iniziative come queste, intraprese da parte nostra, sono mani tese alla maggioranza per condurre battaglie comuni. Ma ancora una volta è palese la loro mancanza di volontà e l’incapacità, se non a chiacchiere, di costruire percorsi comuni».
Infine, concludono, rimarcando che «un’estate di autoelogi a mezzo stampa, si scontra con l’evidente inerzia amministrativa. «Se il sindaco lavora di fantasia, o come in questo caso racconta grosse bugie, ci limiteremo a riportarlo alla dura realtà – chiosano -. Nessun livore ma il dovere di difendere i cittadini e di essere di stimolo per migliorare Pizzo, che è rimasta ferma al giorno dopo le elezioni».
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