venerdì,Aprile 19 2024

Frizioni nella Lega a Nicotera, Macrì: «Firmatari già fuoriusciti dal partito»

Il coordinatore cittadino del partito stempera le polemiche sulla richiesta di dimissioni nei suoi confronti: «Chi oggi chiede un mio passo indietro si è tirato fuori due mesi fa»

Frizioni nella Lega a Nicotera, Macrì: «Firmatari già fuoriusciti dal partito»
Antonio Macrì

“Nessuna spaccatura” nella Lega di Nicotera. A gettare acqua sul fuoco delle polemiche innescate dalla richiesta di dimissioni indirizzata al coordinatore cittadino da sei esponenti del suo partito, è lo stesso Antonio Macrì, finito sotto accusa per l’atteggiamento tenuto in consiglio comunale, considerato troppo accondiscendente nei confronti della maggioranza del sindaco Marasco. «La mia attività da consigliere d’opposizione – sostiene Macrì – si sta svolgendo nel rispetto delle leggi, dei bisogni dei cittadini e degli elettori che hanno votato Lega. Nell’ultimo Consiglio – aggiunge -, è stato trattato il tema delle aliquote che saranno applicate per l’anno 2020, e che a causa della situazione di dissesto finanziario del nostro Comune, non possono che rientrare in determinati parametri di legge. Dissesto finanziario, per effetto del quale l’ente locale è tenuto a deliberare le aliquote nella misura massima consentita. Precisato ciò, essendo una ratifica degli atti, non c’era alcun motivo di votare contro». Macrì, recentemente nominato coordinatore provinciale dei giovani della Lega, aggiunge: «da responsabile cittadino, mi è suonato strano leggere di un’ipotetica spaccatura visto che i signori firmatari avevano già spontaneamente lasciato il gruppo, con tanto di scuse e motivazioni personali in una comunicazione che risale al 6 ottobre scorso. Quindi si erano già tirati fuori ed è risibile quanto affermato dagli stessi, che non hanno più partecipato alle riunioni successive a quella data. Il resto del gruppo insieme agli altri militanti che si sono aggiunti alla famiglia della Lega Nicotera, si riunisce puntualmente per decidere ogni azione politica da intraprendere presso la nostra sede cittadina. Il che significa che il mio operato è stato portato avanti con il continuo coinvolgimento di tutti coloro i quali hanno seguito le direttive di partito e, a questo punto, le mie in quanto coordinatore. La militanza – conclude Macrì – è il punto cardine della Lega e chi ha aspirazioni stravaganti senza militare seriamente può traslare liberamente verso altri partiti. La nostra sede è aperta a tutte le persone che desiderano operare per il bene del partito e della città, e a tutti i cittadini che hanno bisogno d’aiuto nel risolvere problematiche. Chi vuole essere tra la gente e per la gente deve partecipare e non tirarsi fuori per poi puntare il dito contro chi lavora».

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