mercoledì,Maggio 21 2025

Consiglio comunale, Mellea lascia il “vascello pirata” di Console: il Pd le stende tappeti rossi e Grimaldi cerca di ricucire con Romeo

Il segretario provinciale Enzo Insardà si dice «sinceramente soddisfatto» per la decisione della consigliera di aderire al gruppo dem lasciando Democratici e Riformisti

Consiglio comunale, Mellea lascia il “vascello pirata” di Console: il Pd le stende tappeti rossi e Grimaldi cerca di ricucire con Romeo
Da sinistra: Insardà, Mellea, Grimaldi

In apparenza tutti felici e contenti per la decisione di Marcella Mellea di lasciare il gruppo Democratici e Riformisti ed entrare in quello del Pd. Contenta di certo è la maggioranza che disinnesca almeno in parte l’insidia rappresentata dalla formazione consiliare che porta la firma di Nico Console e vanta il copyright del consigliere regionale Ernesto Alecci, rappresentato nel Vibonese dall’imprenditore Enzo Mirabello.

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L’ingresso di Mellea nel Pd

Dopo la decisione di abbandonare il vascello pirata che naviga nelle acque agitate della maggioranza, a Mellea è stato steso il tappeto rosso per il suo ingresso nel Partito democratico, iscrizione che era stata respinta qualche settimana fa. Il benvenuto glielo dà il segretario provinciale del Pd, Enzo Insardà, con una nota al miele: «Apprendo con sincera soddisfazione che la Dott.ssa Marcella Mellea consigliera del Comune di Vibo Valentia è entrata nel Gruppo consiliare del Pd. La sua brillante biografia personale e la testimonianza vivida resa in campagna elettorale costituiscono un bagaglio prezioso per l’itinerario politico ed amministrativo della Città di Vibo Valentia nella serena consapevolezza che quanto più rendiamo limpidi e leggibili i percorsi personali ancor più rendiamo forte, solida la comunità politica di appartenenza e la sua capacità di rappresentare al meglio istanze ed aspettative dei cittadini».

Le ultime parole sulla necessità di rendere “limpidi e leggibili i percorsi personali” suonano come un paterno scappellotto a cui Isardà fa seguire una dichiarazione d’intenti: «Questo deve sempre saper fare il Pd soprattutto laddove è chiamato, come a Vibo Valentia, a responsabilità di governo rese ancor più gravose da eredità pesantissime. Il Pd non si attardi su logiche conservative ed autoreferenziali ma alzi lo sguardo ed indirizzi i suoi sforzi su obiettivi reali di avanzamento e cambiamento. Anche in questa impegnativa fase congressuale che può e deve determinare un reale e rinnovato processo di reinsediamento territoriale che è precondizione per l’alternativa in Calabria».

Le parole di Grimaldi (Democratici e progressisti)


Soddisfazione, questa volta meno intellegibile, viene espressa anche da Alessandra Grimaldi, capogruppo di Democratici e Riformisti, formazione in cui Mellea ha militato appena un mese, giusto il tempo che l’è servito per ripensarci. «Registriamo la libera decisione dell’amica Marcella Mellea la cui precedente scelta ha determinato la costituzione del nostro gruppo, di aderire al gruppo consigliare del Pd. – scrive Grimaldi in una nota -. Le auguriamo che attraverso questa nuova, forse più ponderata ultima decisione, ritrovi l’agibilità politica che ricercava e di cui ha fatto pubblica dichiarazione nel comunicato del 30 aprile scorso». Una piccola puntura alla luce delle dichiarazioni di Mellea che appena due settimane fa, dopo aver lasciato la presidenza della IV Commissione, affermava di non avere alcuna intenzione di «tornare indietro rispetto a una decisione che ho assunto in maniera ragionata e consapevole, a seguito del mio passaggio al gruppo consiliare “Democratici e Riformisti per Vibo”». Ma in politica, si sa, mai dire mai.

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Dal canto suo, Grimaldi sottolinea inoltre che «la riassegnazione della Commissione alla sua persona, testimonia il superamento di atteggiamenti divisivi e delle inutili imposizioni nei confronti della stessa che avevano condizionato le dichiarazioni e le posizioni espresse dal gruppo nell’ultimo consiglio comunale a difesa della sua dignità politica». Infine, la capogruppo di Democratici e Riformisti porge un ramoscello d’ulivo al primo cittadino: «Riteniamo che superata questa impasse, il ripristino degli equilibri di maggioranza sia un percorso naturale per chi intende, come noi, spendersi concretamente nell’interesse della città e per l’attuazione del programma ambizioso del sindaco Romeo». Se son rose fioriranno. Ma chissà quante spine ancora…

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