Soriano chiude il 2024 con un disavanzo di un milione di euro: si valuta di vendere la vecchia caserma dei carabinieri
A un anno dal rinnovo del Consiglio comunale il rendiconto restituisce la fotografia di un'accentuata instabilità finanziaria e una forte crisi di liquidità

A quasi un anno dall’insediamento in Comune, è tempo di confronto per l’amministrazione comunale di Soriano Calabro e guidata dal sindaco Antonino De Nardo. All’interno della sala consiliare del centro delle Preserre, infatti, è stato approvato il rendiconto finanziario per l’anno 2024, con una panoramica sulle scelte compiute e i risultati ottenuti.
Nel corso dell’anno, il Comune di Soriano Calabro è stato interessato dal rinnovo del Consiglio Comunale avvenuto nel mese di giugno a seguito del commissariamento dell’Ente per presunta permeabilità degli organi elettivi.
I debiti pregressi
Il rendiconto di gestione del Comune di Soriano Calabro, dunque, chiude con una nuova quota di disavanzo pari a 1 milione e 37mila euro per la quale il Consiglio Comunale è tenuto a prevedere apposito ripiano da effettuarsi nel triennio 2025/2027, iscrivendo in bilancio la somma annuale di 346mila euro. Tale situazione limita ancor di più l’azione amministrativa e il raggiungimento degli obiettivi prefissati poiché vi sarà un maggiore contenimento della spesa. In altre parole, l’attuale amministrazione ha ereditato le seguenti pendenze finanziarie:
Transazione a seguito di pignoramento per somme non liquidate nei confronti della Ditta Macrì Rocco Euro 68.210,40 annualità 2023; Transazione Arch. Righini Francesco Euro 69.982,79 annualità 2024 (febbraio); Transazione GP Costruzioni Euro 15.000,00 annualità 2023; Transazione Cal Progetti Euro 13.244,00 annualità 2023; Adesione Rottamazione Agenzia Entrate Riscossione € 314.865,03 per contributi previdenziali non versati annualità dal 1995 al 2000; Transazione BFF (banca farma factoring) per debiti energia elettrica Euro 233.490,81 da pagarsi in varie annualità 2020/2021; Transazione Regione Calabria per debiti relativi a quote conferimento rifiuti in discarica per euro 160.000,00 riferiti agli anni 2016/2017/2018/2019.
Da sottolineare anche il fatto che la casa municipale di Soriano sta ricevendo, quasi quotidianamente, decreti ingiuntivi o atti di precetto su situazioni che riguardano debiti regressi e antecedenti a giugno 2024.
I finanziamenti ottenuti
Una situazione che la giunta De Nardo ha dovuto gestire in qualche modo nel corso di questo primo anno amministrativo e, nonostante ciò, ha raggiunto diversi obiettivi come l’ottenimento di diversi finanziamenti: 1,5 milioni di euro per la mensa scolastica; 1,5 milioni per ristrutturazione e adeguamento sismico dell’Istituto scolastico ex scuola primaria con annessa palestra; 180mila ristrutturazione cimitero; 100mila euro per il parco auto; 50mila per asfalto strade urbane; 30mila progettazione microzonazione sismica; 6mila euro per l’assistenza agli alunni con disabilità; 10mila per la digitalizzazione, piani di protezione civile comunali e acquisto cartellonistica.
I fondi gestiti dal Comune di Soriano Calabro provengono da diverse fonti, tra cui: Tributi locali e Trasferimenti dallo Stato (fondo di solidarietà).
Lo spettro di un’instabilità finanziaria
Le spese principali sono state destinate al mantenimento dei servizi ordinari tra i quali pagamento degli stipendi, servizio raccolta rifiuti solidi urbani, manutenzione del verde, gestione del depuratore comunale, gestione del Servizio Idrico Integrato, gestione degli impianti sportivi, gestione dei servizi di assistenza scolastica quali assistenza specialistica, mensa e trasporto scolastico, gestione e funzionamento del Polo Museale. Nonostante ciò però, come accennato nelle righe precedenti, i principali rischi identificati inducono l’Ente verso una forte instabilità economica e finanziaria con una sempre più costante crisi di liquidità. Per affrontare tali rischi, però, l’amministrazione prevede di adottare delle misure che possano far pesare il meno possibile tale situazione sulle spalle dei cittadini, decidendo di mettere in vendita alcuni beni del patrimonio comunale quale ad esempio la vecchia caserma dei carabinieri.
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