Rimpasto di Giunta a Vibo, implode la maggioranza: «Sostegno non scontato»
Il gruppo “Liberamente insieme” prende le distanze dall’operato del sindaco Costa. De Lorenzo e Valia: «Scelte non partecipate. Non sicuro il nostro appoggio alla modifica dello statuto per allargare l’esecutivo»
«Con l’obiettività e il distacco di chi era ed è distante da qualsiasi competizione per l’accaparramento di posti e poltrone, e con la determinazione di chi invece ha il solo obiettivo di contribuire al buon governo della città, di fronte ai nuovi assetti dell’esecutivo comunale annunciati dal sindaco, esprimiamo forte dissenso quanto a metodi e procedure seguite perché poco rispettose delle naturali pratiche di partecipazione e condivisione con tutte le forze civiche che hanno sostenuto programmi elettorali e precisi obiettivi e strategie».
Dopo quello di Franco Tedesco, un nuovo strappo arriva nella maggioranza consiliare di Palazzo Luigi Razza all’indomani dell’annuncio da parte di Elio Costa di voler rimodulare la Giunta e allargare lo stesso esecutivo aggiungendo allo stesso un decimo assessorato. Scelta, quest’ultima, che se non sarà suffragata da un’apposita modifica dello statuto, difficilmente si potrà concretizzare. Eventualità che, stanti le voci di dissenso che si stanno levando dai banchi della stessa maggioranza, ad oggi non appare per nulla scontata ma anzi, in questo caso, registra la netta presa di posizione dei consiglieri di “Liberamente insieme” Rosanna De Lorenzo e Carmela Valia.
«Ci troviamo – scrivono i due consiglieri comunali – inaspettatamente, di fronte a situazioni nuove rispetto alle quali non ci è stata data possibilità di esprimere la nostra opinione e la nostra posizione, sicuramente contraria ad alcuni aspetti organizzativi e tanto più alla creazione di un decimo assessorato, che comporta solo maggiori, quanto inutili e dannose spese a carico del già esiguo bilancio comunale, spese che potevano essere evitate ricorrendo proprio, come altri colleghi consiglieri hanno rilevato, alla figura del consigliere delegato, tanto voluta dallo stesso sindaco, se proprio non si poteva fare a meno di creare una specifica delega all’immigrazione, forse non prima emergenza tra tutte quelle della città!».
Qui, aggiungono De Lorenzo e Valia, «non è in discussione il valore delle persone, alle quali va la nostra stima, ma l’opportunità e la tempistica degli annunci, che oggi hanno più il sapore di proclami considerato che per arrivare a dare attuazione alle scelte bisognerà prima procedere alla revisione dello statuto comunale che ha una sua precisa procedura e la previsione di maggioranze numeriche che forse e solo erroneamente si danno per scontate, ma che, vista la situazione, tanto sicure non sono».
La carenza di questi presupposti, si argomenta ancora, «ci porta a pensare che il sindaco sia stato “costretto” proprio da alcune forze della sua stessa maggioranza ad un’esposizione pubblica e mediatica mirata a blindare e cristallizzare precise dinamiche interne, scongiurando ogni sua possibilità di rinvii e tanto più di ripensamenti. Un annuncio dunque prematuro, ribadiamo non partecipato e rispetto al quale è sicuramente pretesa pensare di poter avere condivisione postuma!».
Da qui le conclusioni: «il Sindaco ha fatto le sue scelte, decidendo di privilegiare non il dialogo nella maggioranza ma la forza dei numeri all’interno di questa, pertanto anche noi, che di questa maggioranza siamo parte, ancor di più faremo di volta in volta le nostre scelte, anche queste non scontate, nel rispetto di un mandato elettorale che non ha altra logica se non quella di promuovere ed appoggiare, in piena responsabilità ed autonomia, solo programmi ed interventi per il buon governo della città».
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