domenica,Maggio 12 2024

Forza Italia. Fuoco alle polveri, Grillo striglia Mangialavori

Il già coordinatore provinciale del partito non ha gradito il metodo utilizzato dal consigliere regionale per avviare la nuova fase azzurra annunciando la nomina «non condivisa» dei vicecoordinatori. «Metodi santelliani che distruggono il partito» ha detto.

Forza Italia. Fuoco alle polveri, Grillo striglia Mangialavori

Serviva solo una scintilla a far emergere la guerra di nervi finora rimasta sotto traccia dentro Forza Italia nel Vibonese. Una goccia per far traboccare un vaso pieno di malumori, insofferenze e frizioni che ora iniziano pian piano ad emergere.

Appena ieri ne parlavamo qui: Forza Italia, è guerra aperta tra Mangialavori e il duo Arena-Salerno

A scoperchiare il calderone bollente è giunto, questa mattina, l’annuncio della riorganizzazione del partito a livello provinciale da parte del consigliere regionale Giuseppe Mangialavori che ha contestualmente provveduto ad indicare i vicecoordinatori e le prossime mosse di revisione delle nomine comunali.

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Slancio che non è piaciuto a Valerio Grillo, già coordinatore del partito, il quale non ha perso tempo per far sapere la sua opinione in merito. «Nell’indicazione dei vicecoordinatori provinciali – ha tuonato Grillo – il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori ha utilizzato un metodo che va nel senso della distruzione del partito e che conferma un modo di fare controproducente. Le nomine, che apprendiamo solo dai mezzi di informazione, non sono assolutamente condivise, non scaturiscono da un dibattito interno e, anzi – rincara -, ricalcano quella logica santelliana, elaborata nel chiuso delle stanze e non certo frutto di un dialogo e di un confronto, che ha portato alla nomina dello stesso Mangialavori».

Metodo contestato dunque quello utilizzato, a parere di Grillo, dall’attuale coordinatore forzista, per il quale sarebbe stato più utile «rafforzare il processo di radicamento di Forza Italia» lavorando «per unire, coinvolgere, includere. Aprirsi e non chiudersi a riccio».

La conclusione è dunque che, per Grillo, si debba «prendere atto che è stata scelta una strada diversa: quella di dividere, anche al prezzo di smembrare il nostro partito. Prendiamo anche atto di questo modo di agire: in ogni caso noi continueremo ad impegnarci per la crescita di Forza Italia, indipendentemente dalle posizioni che possono essere di maggioranza o minoranza interna».

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