“Mi ero ripromesso di non intervenire sulle vicende della Provincia di Vibo essendo adeguatamente rappresentato dai consiglieri provinciali che svolgono diligentemente il loro compito. Ma la mia partecipazione, tra il pubblico, all’ultima seduta di consiglio provinciale e le stesse dichiarazioni del presidente Corrado L’Andolina, irrispettose nei confronti dei consiglieri provinciali, mi spingono ad un intervento pubblico”. Così Giuseppe Condello già candidato alla Presidenza della provincia DI Vibo Valentia. “Innanzitutto intendo stigmatizzare la decisione del presidente di differire il Consiglio provinciale nonostante il voto contrario della maggioranza del consiglio. Per usare una metafora lo paragono al bambino proprietario del pallone che gioca con i suoi amici ma quando subisce il gol e la sconfitta se ne va portandosi via il pallone interrompendo la partita. Per ben due volte il bilancio del 2023 dell’ente è stato portato all’esame dell’assise provinciale senza sortire alcun effetto. La prima volta perché mancava il parere del collegio dei revisori; la seconda per l’assenza del funzionario addetto ai servizi finanziari contabili. Mi chiedo il deposito degli atti contabili che funzione ha? In consiglio non va data alcuna spiegazione ma deve, semplicemente, svolgersi un confronto politico sul punto all’ordine del giorno a cui il presidente ha ritenuto opportuno sottrarsi. Spiegherò più avanti quelle che sono le mie interpretazioni soffermandomi sul contenuto dell’atto”.

Il sindaco Condello, già aspirante presidente della Provincia di Vibo, ha proseguito sostenendo che “è fuor di dubbio che è stata scritta una brutta pagina nella storia della Provincia di Vibo Valentia, l’ennesima della sua breve vita e che induce i cittadini alla convinzione che si tratti di un ente inutile e incapace di dare un contributo alla crescita e allo sviluppo del territorio vibonese. Entrando nel merito del bilancio portato all’esame del consiglio il documento contabile presenta molte criticità ed è lungi dall’assicurare gli equilibri di bilancio così come la normativa prescrive. Infatti non vengono riportate le conclusioni dell’attività dell’Organo straordinario di liquidazione e con le sue passività che impongono un’azione di risanamento. Questa attività di occultamento della reale situazione finanziaria dell’ente ancora una volta “incancrenisce” la situazione finanziaria dell’ente intermedio imboccando nuovamente un tunnel senza via d’uscita, come verificatosi nel recente passato”. E ancora, il primo cittadino di San Nicola da Crissa: “Ci sono tanti altri aspetti dell’azione amministrativa provinciale che richiedono un approfondimento su cui ritornerò nelle prossime settimane : interventi del Pnrr;misure intraprese per l’azione di risanamento che portano ad una proroga del dissesto contrariamente a tanti altri enti locali che si trovano nella medesima situazione (Comune di Vibo Valentia , Gioia Tauro , Cosenza e Benevento); funzionamento dell’ufficio provinciale ambiente che in queste ore sta mettendo in serie difficoltà molti amministratori locali a cui il presidente si è rivolto nell’ultima seduta consiliare. In conclusione ritengo che non è sufficiente leggere e presentare libri ma è dovere del presidente occupare il suo tempo per approfondire e studiare i documenti dell’ente per poter riferire al consiglio senza sottrarsi al confronto politico e consentire la dialettica tra le diverse anime del consiglio provinciale. Concludo ricordando che il presidente L’ Andolina non è il proprietario del pallone e che la partita non è finita”.

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