Medici cubani a giorni in Calabria, Occhiuto: «Accordo per il bene dei calabresi»
Il presidente della Regione a colloquio con il massimo responsabile della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Filippo Anelli. Ribadita la necessità di consentire ai medici che operano temporaneamente in Italia di iscriversi agli albi della Calabria
La sanità calabrese versa in una situazione di estrema emergenza, anche a causa della carenza di personale, ragione che ha spinto la Regione a intervenire con misure eccezionali per il reclutamento di medici cubani attesi a giorni in Calabria. Di questo e ed altro si è parlato nel colloquio, avvenuto questa mattina a Roma, nella sede della delegazione regionale a Piazza di Campitelli, tra il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e quello della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, la Fnomceo, Filippo Anelli. Incontro che arriva dopo le tensioni e le polemiche delle ultime settimane dopo l’annuncio di Occhiuto sull’arrivo dei medici cubani.
Occhiuto: «Accordo con Cuba solo per il bene dei calabresi»
«Ringrazio Anelli per il proficuo e positivo confronto odierno – ha affermato Occhiuto – denso di proposte e che si è chiuso con l’individuazione di una strategia condivisa per affrontare i problemi della sanità calabrese e della carenza di personale sanitario, che non riguarda solo noi ma tutto il territorio nazionale. La Regione Calabria nel sottoscrivere un accordo per un distacco transnazionale con il governo cubano ha rispettato, avendo come stella polare il bene dei calabresi e il loro diritto alla cura, la legislazione vigente e le deroghe concesse per valutare i titoli e le competenze dei professionisti extra-UE che ci daranno una mano, in via emergenziale, nei prossimi mesi. Circostanze di questo tipo – ha ricordato Occhiuto – stanno avvenendo anche in altre Regioni, e potrebbero continuare a replicarsi in futuro. Proprio per questa ragione, mentre andremo avanti con l’intesa con Cuba, condivido la necessità di intervenire affinché in futuro anche i professionisti extracomunitari che prestano servizio momentaneamente nel nostro Paese possano avere la possibilità, con le modalità che andranno individuate, di iscriversi agli Ordini dei medici italiani. Allo stesso tempo occorrerà intervenire per snellire le procedure di reclutamento dei medici italiani, in modo da colmare almeno in parte la carenza di personale nei nostri sistemi sanitari».
Le dichiarazioni di Anelli
«Abbiamo apprezzato la sensibilità dimostrata dal presidente Occhiuto nel prendersi a cuore la questione della carenza di medici specialisti in Calabria – ha affermato Anelli – e nel voler trovare una soluzione emergenziale, utilizzando tutte le risorse possibili. Da parte nostra, abbiamo in più occasioni espresso le nostre preoccupazioni per la sanità calabrese, diventata purtroppo paradigma delle disuguaglianze di salute nel nostro Paese. Ma abbiamo chiesto che la legge sia uguale per tutti, e che gli Ordini possano garantire l’esercizio della professione di tutti i medici che esercitano sul territorio italiano. Abbiamo quindi condiviso con Occhiuto la necessità di una modifica della normativa, che preveda esplicitamente il requisito dell’iscrizione ai nostri Albi anche per i medici extra-Ue che esercitino temporaneamente in Italia» – ha concluso Anelli.
