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Il commissario dell’Asp annuncia l’arrivo di medici cubani al Pronto Soccorso di Vibo Valentia

La dichiarazione di Giuseppe Giuliano nel corso del Consiglio comunale di Tropea con all’ordine del giorno la situazione del presidio ospedaliero che - promettono - sarà potenziato

Il commissario dell’Asp annuncia l’arrivo di medici cubani al Pronto Soccorso di Vibo Valentia
Giuseppe Giuliano, commissario Asp di Vibo

«Arriveranno anche al Pronto Soccorso di Vibo Valentia i medici cubani». L’annuncio arriva direttamente dal commissario straordinario dell’Asp di Vibo Valentia Giuseppe Giuliano nel corso del Consiglio comunale di Tropea convocato in seduta straordinaria pubblica, con all’ordine del giorno la situazione del presidio ospedaliero di Tropea. All’adunanza, aperta a cittadini e associazioni del territorio, ha partecipato il numero uno della sanità vibonese che ha inteso rassicurare la popolazione circa il destino del nosocomio del più importante centro turistico del Vibonese. [Continua in basso]

«Nell’atto aziendale, che dovrà essere approvato entro trenta giorni, è previsto il potenziamento dei servizi all’interno dell’ospedale di Tropea. Dal punto di vista organizzativo saranno raddoppiate le prestazioni sanitarie. Sarà difficile – ha però ammesso il commissario dell’Asp – recuperare il personale medico per poter riempire tutti i settori». Giuliano ha poi aggiunto: «Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, mi ha assicurato l’arrivo di dieci medici cubani che saranno impiegati al pronto soccorso di Vibo Valentia dove la situazione è davvero molto critica». È una notizia ufficiosa, si affretta a precisare Giuliano, sottolineando come l’impegno sia stato preso a dicembre: «In quella circostanza – ricorda Giuliano – il presidente della giunta regionale mi disse che a febbraio sarebbe arrivato un secondo gruppo di sanitari reclutati nel Paese centroamericano».

L’ospedale di Tropea

Tornando alla questione legata all’ospedale di Tropea, dopo le tensioni iniziali tra il consigliere comunale di minoranza Antonio Piserà e il sindaco Giovanni Macrì, il dibattito ha assunto toni distesi dopo gli interventi del commissario Giuliano e del direttore del Dipartimento di prevenzione Giuseppe Rodolico.

Nella sala consiliare di Palazzo Sant’Anna diversi cittadini, ex sanitari dell’ospedale di Tropea, il presidente della consulta delle associazioni del territorio Giuseppe Romeo, la vice presidente dell’Associazione “Insieme per” Serena Piserà, operante nel reparto di oncologia all’ospedale di Tropea: Presenti pure i sindaci di Drapia, Ricadi, Parghelia e il presidente del comitato civico “Pro ospedale” Francesco Rotolo il quale, al termine del confronto, ha ribadito le sue perplessità su un atto aziendale che prevede a Tropea un ospedale di comunità e un hospice, due strutture destinate a territori sprovvisti di ospedale. Da qui la forte preoccupazione: «Temiamo che l’ospedale di comunità sia un bel fiocco per confezionare la chiusura dell’ospedale di Tropea che peraltro già versa in condizioni critiche». Lo stesso si è comunque detto fiducioso dopo le rassicurazioni giunte sia da parte del sindaco che del commissario dell’Asp circa l’atto aziendale che andrà a potenziare l’ospedale di Tropea.

Giovanni Macrì

Al termine di un serrato confronto durato quasi quattro ore, il consigliere Piserà si è detto soddisfatto delle spiegazioni ricevute che hanno sgomberato il campo dalle preoccupazioni legate alla sorte dell’ospedale di Tropea. «Anni fa – ricorda Piserà – l’ex presidente Scopelliti lo aveva indicato come ospedale generico. Nel tempo è stato depauperato di servizi e personale. Oggi il nosocomio versa in una condizione di disagio non essendoci più reparti fondamentali. L’atto aziendale – ha detto speranzoso – dovrebbe ripristinare i servizi e garantire alla popolazione il diritto alla sanità».

Il primo cittadino ha dal canto suo spiegato le ragioni della pubblica adunanza: «Si erano generate nella popolazione forti preoccupazioni alimentate ad arte o impropriamente da qualcuno. Ecco perché ho deciso di convocare l’assise pubblica e invitare il commissario dell’Asp vibonese affinché rassicurasse la popolazione sul destino dell’ospedale cittadino che sarà potenziato, anche perché abbiamo necessità di avere una struttura sanitaria che sia un fiore all’occhiello per competere sui mercati internazionali. Credo che con questo incontro siamo riusciti a chiarire ogni dubbio. Credo nel progetto del management aziendale. Le linee guida inserite nell’atto aziendale da riformare e approvare, rappresentano un primo importante passo in avanti per questo territorio».

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