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Buccafusca (MoviVento): «La sanità a Nicotera? Soltanto promesse non mantenute»

Duro affondo dell’esponente del gruppo consiliare di opposizione che sollecita al commissario dell’Asp Giuseppe Giuliano di fornire «una risposta concreta e immediata ad una comunità allarmata e preoccupata»

Buccafusca (MoviVento): «La sanità a Nicotera? Soltanto promesse non mantenute»
L'ospedale di Nicotera, sede anche della Guardia medica
Giuseppe Giuliano, commissario dell’Asp

«Il 21 novembre 2021, noi del gruppo consiliare “MoviVento per Nicotera”, siamo stati costretti a mobilitarci insieme a tanti cittadini di Nicotera e comuni limitrofi, per protestare contro l’indifferenza della dirigenza sanitaria provinciale. Una manifestazione davanti alla sede dell’Asp per gridare il diritto alla salute. Tutto ciò, accadde dopo che avevamo tentato, più volte e in tutti i modi, di comunicare ai dirigenti provinciali, anche tramite la stampa, il disagio profondo a cui la comunità del nostro territorio era ed è sottoposta, perché priva di un’assistenza sanitaria degna di un Comune civile. Potremmo fare un report di tutti i nostri interventi fatti, dentro e fuori il consiglio comunale per sollecitare, una soluzione efficace con impegni precisi da parte delle istituzioni sanitarie provinciali, le uniche ad avere un potere decisionale. Risultato? Soltanto promesse non mantenute». È quanto afferma il consigliere comunale del gruppo di opposizione “MoviVento per Nicotera” al Comune, Maria Adele Buccafusca. [Continua in basso]

«Persino della Casa della salute, poi ribattezzata Casa di comunità con un esercizio prettamente nominalistico, si sono perse le tracce – aggiunge l’interessata – . Eppure è stata sbandierata ed elogiata, al punto che è mancata soltanto la banda musicale per festeggiare tanta “magnificenza”. Ricordiamo quando Maria Bernardi, ex commissario dell’Asp di Vibo, in un primo incontro avuto con noi nel suo ufficio, ci aveva assicurato che lei, per Nicotera, aveva intenzione di “Volare alto”. Anche qui: promesse non mantenute. Noi non ci siamo mai arresi sulla questione sanitaria, nello specifico sulla necessità di ripristinare H24 la guardia medica. Anche nel consiglio comunale per noi era un tema così ricorrente al punto che dalla maggioranza ci è stato persino rimproverato di essere “ripetitivi”. I fatti, purtroppo – sostiene sempre la Buccafusca –  ci hanno dato ragione: non eravamo noi ripetitivi, erano le criticità sanitarie presenti nel nostro paese, a ripetersi in modo costante, fino ad arrivare ai giorni nostri: Guardia medica? Inesistente. I signori amministratori, alle nostre continue richieste di condividere un percorso comune, almeno sul diritto alla salute e alla vita, si sono sempre rifiutati di farlo. Comunque noi abbiamo continuato a “ripetere” la nostra battaglia, denunciando pubblicamente il costante disagio di cittadini privi di un servizio essenziale come quello di emergenza, martellando nelle sedi opportune le nostre richieste, che se fossero state accolte, oggi, il nostro presidio sanitario sarebbe fornito del servizio della Guardia medica e del 118. Invece, non abbiamo né l’ uno e né l’ altro. Anche l’ attuale commissario dell’Asp Giuliano, non si rende conto che un paese come Nicotera, a cui fanno riferimento i Comuni limitrofi, come Limbadi, Joppolo e non solo, e con un bacino di utenti che d’estate sfiora i 20 mila abitanti, non può e non deve restare privo di un servizio così essenziale perché sappiamo tutti, e lo sa anche il commissario Giuliano, che spesso è tale servizio, o la sua assenza, a fare la differenza tra la vita e la morte».

In conclusione, a giudizio dell’esponente di opposizione, «sarebbe ora che il dottore Giuliano si occupasse del nostro territorio e ristabilisse il diritto alla salute sancito dai Lea? Secondo noi, sì. Sono pur sempre livelli essenziali e quindi minimi, eppure corrono il rischio di essere spazzati definitivamente via se dovesse passare il ddl sciagurato del ministro Calderoli sull’autonomia differenziata. Sarebbe ora che, il nostro, da dirigente e da commissario, desse una risposta concreta e immediata ad una comunità allarmata e preoccupata. Ha il dovere e il potere istituzionale di farlo. Che lo faccia».

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