mercoledì,Aprile 24 2024

Guardia medica chiusa per tre giorni a Nicotera: il sindaco presenta un’altra denuncia

L'ultimo episodio riguarda le giornate di oggi e domani: niente assistenza per un'utenza di quasi diecimila persone. E il primo cittadino Marasco querela ancora Asp e Regione

Guardia medica chiusa per tre giorni a Nicotera: il sindaco presenta un’altra denuncia
La Guardia medica di Nicotera
I cartelli che annunciano la chiusura

Guardia medica ancora chiusa, stavolta anche per diversi turni consecutivi, e il sindaco ripete quanto aveva fatto meno di venti giorni fa: presenta denuncia in Procura contro l’Asp di Vibo Valentia e la Regione Calabria. Siamo a Nicotera, il problema è sempre lo stesso: mancano medici e le porte della postazione di continuità assistenziale allocata in via Filippella, nei locali dell’ospedale, restano sbarrate. È successo la sera di giovedì 4 maggio, quando è rimasto scoperto il turno che va dalle ore 20 alle 8 del giorno successivo. E ancora, succede per le intere giornate di sabato 6 e domenica 7: la Guardia medica di Nicotera è infatti chiusa dalle 10 di questa mattina fino alle 20 di domani. Quello che i cittadini in cerca di cure trovano recandosi in via Filippella è solo un cartello, che avvisa che «causa l’esiguo numero di medici disponibili a coprire la postazione» la stessa rimane chiusa. «Sono a conoscenza il servizio 118, son affissi al portone i recapiti telefonici delle postazioni limitrofe a cui rivolgersi per consigli clinico-terapeutici. Per urgenza-emergenza chiamare il numero 118», si aggiunge. [Continua in basso]

Giuseppe Marasco

Non è la prima volta che accade, per il sindaco Giuseppe Marasco la situazione è insostenibile ormai da tempo. Tant’è che già il 17 aprile aveva presentato un esposto in Procura. Ora, dopo i nuovi disservizi ci riprova: il reato contestato ad Asp e Regione è sempre quello di interruzione di pubblico servizio. La postazione di Nicotera è una di quelle di peso, in quanto ad essa fanno riferimento non solo i cittadini di Nicotera ma anche quelli di Limbadi. Un’utenza di quasi diecimila persone che resta dunque senza assistenza per intere giornate e con gli ospedali più vicini ad almeno mezz’ora di distanza; e con l’arrivo dell’estate e il moltiplicarsi delle presenze sul territorio, la preoccupazione si fa più forte.

Intanto la questione delle Guardie mediche sembra quasi senza via d’uscita. Nei giorni scorsi, l’Asp aveva deliberato l’accorpamento di alcune postazioni salvo ritirare tutto dopo le proteste dei sindaci dei paesi coinvolti dalla rimodulazione. Il tema è stato poi al centro della Conferenza dei sindaci alla presenza anche del commissario Giuliano, che ha ribadito come risulti impossibile tenere tutte le postazioni aperte a causa della carenza di personale.

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