Nuovo Ospedale di Vibo, approvato il progetto esecutivo e il piano economico definitivo (239 milioni): ora non ci sono più ostacoli
Grazie ai nuovi poteri commissariali assegnati al governatore Occhiuto il Rup ha potuto licenziare contemporaneamente tutti gli strumenti progettuali e finanziari che mancavano per chiudere il cerchio dopo le 31 varianti che si sono rese necessarie in corso d’opera

Progettazione esecutiva, piano economico finanziario e atto integrativo; tutto in un’unica soluzione. A due mesi esatti dalla dichiarazione dello stato di emergenza inizia a delinearsi quell’accelerazione cercata con l’introduzione del regime derogatorio, appositamente varato dal Governo, per la realizzazione dei nuovi ospedali calabresi. Quello di Vibo Valentia è al centro di uno degli ultimi atti deliberati dal rup che, avvalendosi delle semplificazioni, ha licenziato in poche settimane un pacchetto omnicomprensivo di provvedimenti amministrativi. «Preso atto delle misure acceleratorie introdotte a seguito della dichiarazione dello stato d’emergenza», è la formula utilizzata che ha, quindi, consentito la validazione e la contestuale approvazione dell’ultimo livello di progettazione, del piano economico finanziario e dell’atto integrativo; tutto, appunto, in un’unica soluzione. Vede oggi la luce, dopo non poche traversie e lungaggini burocratiche, quindi il progetto esecutivo dell’ospedale di Vibo Valentia, validato e approvato dal rup Claudio Moroni, insieme al secondo piano economico finanziario di riequilibrio che ha dovuto tener conto di ben 31 varianti progettuali.
Due gli stralci di opere prioritarie realizzati nel frattempo relativi alle attività di cantierizzazione e alla costruzione della platea di fondazione dell’edificio ospedaliero. Il costo definitivo dell’opera, così come stimato nell’ultimo pef, è di 239 milioni di euro; 219 milioni a carico del concessionario e 19 milioni a carico del concedente. Varato contestualmente anche il secondo atto aggiuntivo al contratto di concessione tra Regione Calabria, Asp di Vibo Valentia e Vibo Hospital Service che disciplina la gestione per l’intera durata della concessione dei servizi di supporto non sanitari e dei servizi commerciali compatibili con l’attività sanitaria. L’addendum – strettamente connesso all’aggiornamento del pef – necessario «per renderlo coerente con il tempo decorso e con le mutate esigenze e disponibilità» rispetto al contratto originario. In particolare, si stabiliscono i corrispettivi – da aggiornare alla data di effettivo avvio dei servizi – per la manutenzione e le attività di mensa dei dipendenti, la ristorazione dei degenti, lavanolo, materasseria, guardaroba, ritiro e smaltimento dei rifiuti, pulizie e sanificazione, logistica integrata e ausiliario, controllo eccessi portierato e vigilanza.
Infine, si prende atto che prima dell’avvio dei servizi dovranno essere valutati i maggiori costi relativi all’attivazione del nuovo reparto di Malattie infettive e dei reparti con degenti infettivi, la manutenzione dell’impianto di trattamento acqua per i dializzati e dell’impianto di monitoraggio della qualità dell’aria e dei gas anestetici, l’ampliamento dell’impianto fotovoltaico e la manutenzione delle colonnine di ricarica delle auto elettriche e del sistema pluviometrico del Fosso Calzone.