venerdì,Aprile 26 2024

Serra fa i conti col virus: contagi, ordinanze e critiche all’Asp

Il commissario straordinario firma ordinanze di quarantena anche per i medici, in attesa dei risultati. Gli ex consiglieri di minoranza attaccano Giuliano: «Gestione non ottimale»

Serra fa i conti col virus: contagi, ordinanze e critiche all’Asp
La tenda allestita all'ospedale di Serra San Bruno

Il Comune di Serra San Bruno tenta di correre ai ripari dopo i casi accertati di positività al Coronavirus che interessano quattro persone, con il rischio che il numero dei contagiati cresca annoverando anche qualche medico dell’ospedale locale. Il commissario straordinario che guida l’ente, Salvatore Guerra, in una nota spiega di avere adottato, «avvalendosi della collaborazione di tutta la struttura comunale e in sinergia con le altre istituzioni nonché con le forze dell’ordine», tutti i provvedimenti e le misure utili «alla tutela del benessere e della salute dei cittadini».

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In questa direzione vanno le ordinanze di quarantena obbligatoria nei confronti di alcuni cittadini, tutte ancora vigenti, tra le quali si registra la presenza «anche di alcuni operatori sanitari, per i quali, nonostante le deroghe alla misura della quarantena» previste dal decreto, d’intesa con l’Asp è stato convenuto, prima di assumere qualsiasi ed eventuale iniziativa, «di attendere l’esito degli accertamenti per la verifica della relativa situazione sanitaria».

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Nel frattempo, per supportare la popolazione in tale contingenza, è stato attivato Centro operativo comunale. Risulta già operativo da qualche giorno il servizio di consegna a domicilio dei generi alimentari e dei farmaci per le persone vulnerabili e/o non autosufficienti, espletato con l’ausilio delle associazioni del territorio che hanno manifestato la propria disponibilità. Nella giornata di oggi, invece, si provvederà a sanificare in via cautelativa la sede comunale, che, pertanto, resterà chiusa, salvo pratiche espletabili a distanza. Infine, dal commissario un appello «al senso di responsabilità collettivo e per sollecitare, ulteriormente, i cittadini affinché rispettino le misure previste dalla normativa vigente», in particolare quelle dell’ultimo Dpcm del 22 marzo con il quale è stato previsto il «divieto per chiunque di trasferirsi o spostarsi, con qualsiasi mezzo di trasporto, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovi, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute».

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Sulla situazione serrese sono intervenuti anche tre ex consiglieri comunali di minoranza, Brunella Albano, Valeria Giancotti e Walter Lagrotteria, che attaccano i vertici dell’Asp e il commissario straordinario Giuseppe Giuliano: «Vi è stata una gestione non ottimale della situazione, causata anche e soprattutto dalla mancata attivazione del pre-triage e dell’adozione delle relative procedure previste in questi casi». I tre mettono in evidenza «la assoluta mancanza di dispositivi di protezione individuale che dovrebbero essere forniti a tutti gli operatori sanitari e di cui non vi è, invece, ancora disponibilità». In più, rilevano che «a seguito dell’esposizione, avuta nei giorni scorsi, degli operatori del Pronto soccorso potrebbe verificarsi una situazione di potenziale contagio» e ricordano che «sono state emesse diverse ordinanze di quarantena obbligatoria, anche nei confronti di personale ospedaliero, che ci fanno allarmare. Rimaniamo sgomenti di fronte alla irresponsabile scelta di emanare un ordine di servizio nei confronti di tutto il personale del Pronto soccorso e del 118 e di Radiologia di rientrare comunque in servizio, senza alcun preventivo controllo sanitario che riteniamo, in queste circostanza, obbligatorio a tutela degli stessi operatori, dei pazienti e della popolazione del territorio delle Serre».

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