martedì,Maggio 14 2024

Vibo, il Codacons dice no alle scuole chiuse per maltempo: «Si faccia prevenzione prima»

Il responsabile provinciale Claudio Cricenti parla di sacrificio del diritto all'istruzione: «Bisogna fare manutenzione e assicurare la sicurezza dei trasporti»

Vibo, il Codacons dice no alle scuole chiuse per maltempo: «Si faccia prevenzione prima»

A Vibo Valentia le scuole sono rimaste chiuse per due giorni a causa dell’allerta meteo, stessa cosa in diversi comuni della provincia. Chiusura che non va giù al Codacons, che è intervenuto sul punto. «L’ordinanza “motiva” la chiusura e lo fa sulla scia di una valutazione della Protezione civile, ma la prevenzione è davvero questa? – si chiede il responsabile provinciale Claudio Cricenti – È davvero corretto, necessario e sufficiente che si sacrifichi il diritto all’istruzione di chi ha già patito le conseguenze della pandemia? Prevenzione forse è altro, è programmazione, è eseguire gli interventi di manutenzione, messa in sicurezza e pulizia. Sono obblighi, questi, da rispettare». [Continua in basso]

«Non è chiudendo le scuole (senza null’altro prevedere) che si fa prevenzione – continua Cricenti -. Eventi naturali e atmosferici sono prevedibili e conseguentemente da affrontare in ottica preventiva al pari del rischio di allagamenti, specie laddove si conoscono le problematiche idrogeologiche del territorio. Prevenzione significa intervenire prima sul problema e non pensando di chiudere per molto tempo le scuole, perché l’autunno e l’inverno sono lunghi ma non è detto che ciò basti».

Il Codacons si mostra comunque preoccupato per la sicurezza di persone e cose in un territorio considerato fragile e a rischio, dunque chiede a Regione, Protezione civile e Comune di Vibo Valentia di «render noti gli interventi fatti negli anni e nei mesi precedente per prevenire i rischi ed evitare il ciclico ricorso alla chiusura delle scuole quale unico rimedio e di illustrare i documenti giustificativi di una scelta – un sacrificio – che non risolve il problema. L’invito è quindi a risolvere per tempo i problemi. L’ordinanza di chiusura motiva affermando “CONSIDERATO che, a causa delle predette condizioni meteorologiche consistenti in forti precipitazioni e temporali, si possono ravvisare difficoltà a raggiungere gli istituti scolastici e gli impianti sportivi in questo Comune da parte del servizio pubblico e dei mezzi privati”. Ma il passaggio più importante manca, ovvero “PRESO ATTO che NESSUN intervento NEGLI ANNI è stato adottato a tutela della collettività, del demanio pubblico, della viabilità comunale e della salvaguardia dell’ambiente e della sicurezza dei cittadini”». [Continua in basso]

Dunque, conclude Cricenti, «l’invito, rivolto a Regione e a protezione civile in prima battuta e conseguentemente al comune di Vibo, è di adottare misure urgenti e straordinarie per assicurare la sicurezza nei trasporti, non pregiudicare il diritto all’istruzione, la serenità e salute anche psicofisica dei bambini (già frustrati dall’esperienza Covid), non arrecare pregiudizi a famiglie e lavoratori, il tutto perseguendo il bene collettivo e pubblico. Bene che non è certamente solo quello delle “responsabilità” ma quello dei servizi e diritti da garantire e rispettare».

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