Avis Vibo Valentia: il direttivo approva il bilancio e illustra importanti novità
Diverse determinazioni sono state discusse e approvate nell’ultima assemblea provinciale convocata presso la sede provinciale dell’associazione di volontariato
Diverse determinazioni sono state discusse e approvate nell’ultimo consiglio direttivo convocato presso la sede provinciale dell’associazione di volontariato, con la consulta di tutti i presidenti delle comunali, dall’Avis provinciale di Vibo Valentia presieduta da Caterina Forelli. Importanti i punti all’ordine del giorno, a partire dal consenso unanime al bilancio consuntivo 2021, ammontante a 278mila 500 euro circa, con un disavanzo di circa 12mila 600 euro, ridotto di un terzo rispetto all’anno precedente. Ma sono stati i successivi due punti a calamitare l’attenzione dell’assemblea. [Continua in basso]
«Si tratta, infatti – si legge in una nota – di due innovazioni potenzialmente in grado di rivoluzionare il mondo della donazione sangue nel Vibonese. Il primo punto, illustrato dal volontario, responsabile informatico dell’Avis provinciale, Giuseppe Arruzza, ha riguardato una discussione sulla prossima attivazione della “piattaforma digitale donatori”. Un rinnovamento rivoluzionario per l’Avis provinciale e per le stesse comunali, con cui, grazie a una piattaforma gestionale web e, successivamente, a un’app dedicata, si ottimizzerà il sistema sia da un punto di vista amministrativo che delle donazioni. In sostanza la sede provinciale e le comunali potranno avere un quadro completo sulla salute e lo stato di donazioni del volontario, il quale, a sua volta, potrà controllare lo stato delle stesse e il proprio quadro clinico, derivante dalle analisi effettuate di salasso in salasso. L’associazione, inoltre, potrà comunicare al donatore ogni novità: variazione di programmi, esami clinici, eventuali problematiche riguardanti la salute e tutto ciò che riguarda l’immenso “universo” Avis».
L’ulteriore punto, illustrato dalla presidente Caterina Forelli e dal suo vice, Cosmo Gallizzi, era incentrato sull’attivazione dell’Unità di raccolta e sulla eventuale scelta di una sede provinciale alternativa in grado di accogliere tale importante unità. Importante perché -è scritto nel comunicato dell’Avis – «avuto il benestare da parte dell’Asp, darà all’associazione la facoltà di trattare direttamente e autonomamente, dal punto di vista organizzativo, le sacche raccolte, consentendo, rispetto alla situazione attuale, un’ottimizzazione complessiva di tutto il processo di donazione, grazie alla gestione tecnica, amministrativa e sanitaria. A fine lavori si è discusso su questi importanti temi, che sono stati approfonditi, come pure si è approfondita la ripresa a pieno regime di tutte quelle attività di volontariato e divulgazione ridotte dal biennale prevalere della pandemia. Insomma, la volontà è quella di ripartire e di farlo alla grande. Soddisfazione dalla presidente Forelli e da tutti i presidenti componenti la consulta».