sabato,Dicembre 7 2024

Vibo Marina, chiude la sede della Fondazione “Federica per la vita”: «Percorso non più sostenibile»

La presidente Mary Sorrentino: «Incontrate grandi difficoltà a sostenere economicamente le attività, per la constatata impossibilità di attivare convenzioni stabili se non a titolo gratuito con l’Asp e non avendo mai goduto del sostegno economico da parte di privati, aziende o istituzioni territoriali»

Vibo Marina, chiude la sede della Fondazione “Federica per la vita”: «Percorso non più sostenibile»
L'inaugurazione della sede
Mary Sorrentino intervistata da Domenico Iannacone
La presidente Mary Sorrentino

«Con una delibera votata all’unanimità, dai soci fondatori della Fondazione “Federica per la Vita” Onlus, viene sancita per il giorno 1 maggio 2022 la chiusura della sede operativa della stessa Fondazione. È quanto fa sapere la presidente della stessa Fondazione di Vibo Marina Mary Sorrentino (mamma di Federica Monteleone, la ragazza morta nel 2007 per un caso di malasanità), la quale spiega che «negli ultimi due anni di attività sociale (ed in particolare terminati i finanziamenti provenienti dagli stessi soci e le offerte di pochi utenti che usufruivano dei nostri servizi a titolo gratuito) la Fondazione ha incontrato grandi difficoltà a sostenere economicamente la propria attività, per la constatata impossibilità di attivare convenzioni stabili se non a titolo gratuito con l’Asp di Vibo Valentia e, non avendo mai goduto del sostegno economico da parte di quel che sia qualunque privati, aziende o istituzioni territoriali, che permettessero la sostenibilità economica dei locali e spese ad essi connessi e alle attività divenute ormai troppo dispendiose per una onlus priva di ogni sostegno». [Continua in basso]

Percorso economicamente non più sostenibile 

Dopo l’ultimo tentativo di rilancio, del 2021 ed in tutti gli altri momenti in cui si erano allentate le restrizioni legate alla pandemia, la situazione «non si è modificata, semmai – precisa sempre la presidente – si è aggravata a causa di convenzioni retribuite tra l’Asp e le farmacie del territorio (vedi prenotazioni visite specialistiche, alle quali farmacie viene riconosciuto da parte dell’Asp un compenso di 1,50 euro a ricetta e la nostra convenzione viene sempre rinnovata a titolo gratuito). Ciò ha portato i soci alla conclusione che il percorso della “Fondazione Federica per la Vita” onlus in questo momento non è più economicamente sostenibile. Nel rammarico di una storia che finisce, rimane la soddisfazione di aver generato in questi 15 anni tanti frutti e sollevato e in parte risolto, le criticità socio-sanitarie del nostro territorio, donando:
la possibilità di crescita professionale e umana di decine di operatori e volontari che nella Fondazione hanno operato volontariamente dal primo giorno a tutto oggi, e certamente continueranno a farlo nel futuro».

Da sempre servizi svolti gratuitamente

Detto questo, Mary Sorrentino fa presente che sono stati, ad esempio, «l’intuizione e il determinante contributo alla nascita di un punto prelievi nel territorio delle Marinate, così come, dei locali della Guardia medica più dignitosi e soprattutto accessibili a tutti. Aver sempre svolto gratuitamente il nostro servizio di volontariato quali: attività di campo estivo per disabili, manifestazioni di raccolte Fondi per le scuole del territorio, convegni, servizio Cup, rinnovo esenzione ticket per reddito, rinnovo tessera sanitaria, scelta e revoca del medico, richiesta presidi medico sanitari, assistenza domiciliare per i meno abbienti, assistenza psicologica, corsi Bls-D, raccolta beni di prima necessità e abbigliamento a favore dei concittadini, dei profughi e degli abitanti colpiti dal terremoto in Abruzzo, formazione del personale volontario operante per conto della fondazione e non.

Dunque – dice ancora la presidente – la sede operativa della Fondazione chiude, ma con la consapevolezza di aver lasciato un’eredità diffusa a tutte le reti che hanno fatto parte fanno del nostro progetto, che attraverso l’impegno di tutti, siamo certi, non disperderanno questo ricco patrimonio, somma di fatiche individuali e collettive, e sapranno farlo fruttare ulteriormente a favore di tutte le persone fragili a cui si rivolge. Noi per quanto impediti a sostenere una struttura, rimaniamo sempre in “Vita” e comunque operativi come sede legale, a disposizione delle istituzioni e associazioni del territorio per un’eventuale collaborazione». [Continua in basso]

«Grazie a chi ha creduto nella bontà del nostro operato»

A nome dei soci fondatori, dei membri del consiglio direttivo e degli operatori attuali e di quelli che si sono succeduti in questi 15 anni, infine, «l’augurio che tutto ciò che abbiamo costruito fin qui non abbia fine e di riuscire presto ad avere una nuova sede operativa attraverso la quale potersi interfacciare con la comunità. Grazie a tutti coloro che hanno creduto e  – questa la conclusione di Mary Sorrentino – continuano a credere nella bontà del nostro operato. Il nostro non vuole essere un addio, ma un arrivederci a presto».

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