sabato,Novembre 9 2024

Vibo: il Convitto “Filangieri” chiude l’anno con un ricco programma di eventi

Dopo due anni di pandemia l’istituto sta lentamente tornando alla “normalità”: previste uscite didattiche, viaggi di integrazione culturali, escursioni sul territorio e attività conclusive

Vibo: il Convitto “Filangieri” chiude l’anno con un ricco programma di eventi
L'ingresso del Convitto con i colori della pace

Dopo due anni difficili, condizionati dalla pandemia da Covid 19, il mondo della scuola ritorna ad una quasi normalità: uscite didattiche, viaggi di integrazione culturale, escursioni sul territorio e attività conclusive. Ricco il programma di fine anno scolastico del Convitto “Filangieri” di Vibo Valentia. Concluso il triangolare di calcio a 5 e pallavolo, organizzato dagli educatori del Convitto e dai docenti di scienze motorie Giuliani, Giamba, Dotti e che ha visto fronteggiarsi le rappresentanze del Convitto e delle secondarie di 1° grado di Piscopio e San Gregorio d’Ippona, inizia una settimana intensa per il “Filangieri”, una delle scuole più antiche e storiche della Calabria.

Si parte oggi con il saggio di fine anno preparato dai docenti Lo Schiavo, Deodato, Iannelli, La Rosa e dagli allievi delle classi di strumento musicale (chitarra, piano, flauto, percussioni), con brani intervallati da declamazioni di estratti da alcuni testi letterari.  La location è il Chiostro secentesco del Convitto che, contestualmente, ospiterà una mostra grafico pittorica di lavori degli allievi di primaria e secondaria di 1° grado, curata dalle docenti Crispo e La Malfa.  Le attività di fine anno si concluderanno il 9 giugno con Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini, adattato per le classi di scuola primaria dalla docente Macrì. Le scenografie sono a cura di Pino Congestrì e realizzate dai collaboratori del Convitto.

«È un piacere – dichiara Alberto Capria, rettore del Convitto – dirigere docenti ed allievi così partecipi e volitivi. Le attività di fine anno, erroneamente definite “ricreative”, sono al contrario un momento didattico importante e la giusta conclusione di un anno scolastico finalmente “normale”, di cui davvero si sentiva la mancanza. Vedere ragazzi e bambini felicemente impegnati in questi ultimi giorni di scuola  ripaga da tutte le fatiche ineluttabilmente legate al mondo della scuola che, comunque, rimane la parte migliore della nostra regione».

Articoli correlati

top