lunedì,Maggio 13 2024

Carcere di Vibo: al via i primi corsi di ingegneria finanziaria “Yes I Start Up Calabria”

Sottoscritto dalla direttrice Angela Marcello un Protocollo d’intesa nell’ambito del Programma Garanzia Giovani finanziato dalla Regione. Alla fine dei corsi, i detenuti-studenti riceveranno un attestato che potrà essere utilizzato per chiedere a FinCalabra o ad Invitalia un finanziamento

Carcere di Vibo: al via i primi corsi di ingegneria finanziaria “Yes I Start Up Calabria”
Francesca Felice, Angela Marcello e Antonello Rispoli

La Calabria al secondo posto in Italia per tasso di imprenditorialità giovanile. Un dato riconosciuto anche nel corso del roadshow di European House-Ambrosetti ospitato nel porto di Gioia Tauro al quale è intervenuto il presidente Roberto Occhiuto. Una constatazione nazionale rilevante che fa il paio con un altro risultato che ribalta posizioni e prospettive. Rispetto, infatti, agli strumenti di ingegneria finanziaria la Calabria è prima in Italia nel rapporto tra domande di finanziamento presentate ed approvate, grazie al progetto “Yes I Start Up Calabria”. E in questo percorso di accompagnamento all’autoimpiego e auto imprenditorialità finanziato dalla Regione nell’ambito del Programma Garanzia Giovani che nei giorni scorsi è stato sottoscritto un altro protocollo d’intesa per l’avvio dei primi corsi “Yes I Start Up” anche nella Casa circondariale di Vibo Valentia. [Continua in basso]

A condividere obiettivi ed opportunità del percorso inaugurato nei mesi scorsi, come primo esperimento del genere in Italia, nella Casa di reclusione di Corigliano-Rossano (Cs), sono stati la direttrice della Casa circondariale Angela Marcello, che ha fortemente voluto l’avvio del progetto nell’importante struttura penitenziaria di Vibo Valentia, insieme a Francesca Felice, responsabile formazione della Montesanto Sas – Comunicazione & Lobbying tra i soggetti attuatori calabresi del progetto, e Antonello Rispoli dell’ente nazionale per il Microcredito. Alla fine dei corsi, gratuiti e svolti in presenza, gli studenti riceveranno un attestato riconosciuto in tutta Europa che, oltre agli usi consentiti dalla legge, potrà essere utilizzato per chiedere a Fincalabra o ad Invitalia, un finanziamento a tasso ed interessi zero per realizzare la propria idea d’impresa (con + 9 punti nel processo di valutazione).

«L’obiettivo del percorso formativo – ha sottolineato Felice, ringraziando in particolare la direttrice Marcello per la sensibilità, disponibilità e collaborazione dimostrate – è in generale quello di motivare, orientare e fare acquisire ai corsisti più competenze spendibili nel mondo del lavoro e dell’imprenditoria, sollecitando, in particolare, la valorizzazione economica del patrimonio territoriale, con particolare attenzione ai  marcatori identitari distintivi (Mid). Che queste finalità – ha scandito – siano condivise con detenuti giunti quasi al termine del loro debito con la giustizia assume per tutti un significato sociale e culturale ulteriore, per il prezioso valore aggiunto che questa proposta formativa assume rispetto all’ancor più rilevante  obiettivo costituzionale di favorire il reinserimento del condannato con il fine pena».

Sono oltre 2mila i giovani calabresi che hanno partecipato, 700 le attività finanziate e l’80% delle pratiche  ammesse in Italia  ai primi corsi di “Yes I Start  Up Calabria”. «Uno strumento unanimemente riconosciuto come valido dalla Regione Calabria – ha ricordato Rispoli annunciando l’avvio del primo ciclo di lezioni (16  giornate formative per 80 ore) già nelle prossime settimane – tanto è vero che lo stesso è stato allargato a  tutti, senza limiti di età o di condizione lavorativa, facendo ancora una vola della Calabria l’unica regione in  Italia ad avere uno strumento di accompagnamento all’autoimpiego con un target di destinatari così ampio».

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