martedì,Ottobre 8 2024

A Vibo Marina l’anteprima del docufilm “L’ultimo bacio non dato” dedicato alla strage della Littorina – Video

Applausi e commozione per l’inchiesta giornalistica prodotta da Diemmecom e realizzata da Saverio Caracciolo che ricostruisce la tragedia di 71 anni fa

A Vibo Marina l’anteprima del docufilm “L’ultimo bacio non dato” dedicato alla  strage della Littorina – Video
La presentazione del docufilm di Saverio Caracciolo “L'ultimo bacio non dato”

La strage della Littorina. “L’ultimo bacio non dato”. Il docufilm realizzato e curato dal fotoreporter Saverio Caracciolo è un tuffo nella storia, un viaggio nelle emozioni raccontato dall’ultima sopravvissuta. La signora Melina Donato, 92 anni. È lei la protagonista del film. Lei che all’epoca della tragedia aveva 19 anni e che in quel disastro ferroviario perse la mamma. [Continua in basso]

L’anteprima del documentario targato LaC e dedicato alla memoria di chi non c’è più, è stata proiettata ieri sera a Vibo Marina all’Istituto Amerigo Vespucci, proprio in occasione del 71° anniversario della tragedia. Un racconto struggente, intenso che fa riflettere. Applausi e comozione mentre Melina ripercorre gli ultimi momenti di vita della madre e di quel bacio non dato.
Il Dvd del docufilm è stato consegnato dal direttore generale del gruppo Diemmecom LaC Maria Grazia Falduto al presidente della Pro Loco Vincenzo De Maria e al dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Amerigo Vespucci di Vibo Marina Giuseppe Sanginiti. All’anteprima del docufilm, preceduto da una tavola rotonda moderata dalla giornalista del gruppo LaC News Patrizia De Napoli, hanno partecipato, oltre agli alunni della scuola con il vice preside Andrea Mamone, il vice sindaco del Comune di Vibo Valentia Pasquale Scalamogna, il sindaco di Pizzo Sergio Pititto e il Comandante della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Luigi Spalluto.

«Il motivo per il quale abbiamo deciso di sposare l’idea del nostro giornalista Saverio Caracciolo – ha spiegato Maria Grazia Falduto – è quello di educare, formare e trasferire ai giovani la storia, la memoria». Un intento racchiuso nella frase dello scrittore Marcus Garvey: “Un popolo senza memoria è come un albero senza radici. È destinato a morire”. «Citazione che mi ha fatto riflettere – ha aggiunto il direttore generale del Network – poiché talvolta noi uomini siamo recidivi, dimentichiamo gli accadimenti del passato. Lo dimostra la guerra in corso tra Russia e Ucraina». Da qui il messaggio alle nuove generazioni: «Testimoni chiave del nostro futuro. Questo documentario vuole essere un dono ai giovani affinché possano essere custodi di questa tragedia e trasferirla negli anni a coloro i quali verranno dopo di noi. Per non dimenticare mai le nostre origini».
«È un dono alla memoria collettiva – ha concluso l’editore del gruppo Diemmecom – LaC Domenico Maduli – che testimonia l’impegno del nostro Network LaC e delle nostre risorse umane al servizio della Calabria».

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