sabato,Maggio 4 2024

Carcere di Vibo, premiato il professore Antonio Morelli

La direttrice del penitenziario ha evidenziato l'importante ruolo del vice direttore della Caritas all'interno della struttura di sicurezza

Carcere di Vibo, premiato il professore Antonio Morelli
Il carcere di Vibo

Ennesimo evento in carcere a Vibo Valentia, questa volta trattasi della premiazione del professore Antonio Morelli, dopo una vita spesa per i più deboli, in qualità di vice direttore della Caritas di Vibo Valentia. Tributo fortemente sentito da parte del direttore del penitenziario, la dottoressa Angela Marcello e dal comandante Salvatore Conti, che come si legge nella targa è un “riconoscimento del proficuo servizio che il professore Morelli con continuità  ha espletato presso la direzione della Casa Circondariale di Vibo Valentia, al servizio della popolazione detenuta”.  La direttrice Angela Marcello, ha affermato con commozione: “Dopo 31 anni di onorato all’interno del penitenziario va via con grande rammarico il professore Morelli il quale, ha con continuità dato supporto alla direzione sempre con umiltà e nell’ombra” e, infatti aggiunge il dirigente  Conti: “il professore Morelli, per l’umiltà che lo contraddistingue, ha rifiutato anche la meritata premiazione pubblica la scorsa settimana – in occasione dello straordinario evento che ha visto festeggiare con 460 presenze la Befana della Polizia Penitenziaria – seppure abbia negli anni, contribuito fattivamente alla funzionalità del penitenziario. Tante sono state le iniziative attuate negli ultimi due anni – anche grazie alla Caritas e a Sua Eccellenza Mons. Attilio Nostro – con il quale – come evidenziato dal Vescovo il 20 dicembre scorso-  in occasione del pranzo solidale con i detenuti, vi sono tanti altri progetti che a breve prenderanno forma. La società civile, attraverso i suoi esponenti delle istituzioni pubbliche e locali, oltre che imprenditoriali ed associazionistiche  ha imparato ultimamente ad entrare quotidianamente nel carcere di Vibo Valentia, che oltre ad essere luogo di legalità e sicurezza malgrado la nota carenza di personale, è diventato anche luogo di vera rieducazione ai sensi dell’articolo 27 della costituzione”.

“Tra le iniziative attuate solo nell’ultimo anno – hanno fatto sapere dalla direzione – vi è la costituzione di spazi di socialità ed ammodernamento del reparto protetto promiscuo, l’istituzione di ben 6 palestre per i detenuti, anche grazie alla Caritas Diocesana, la sostituzione didi 400 materassi per i detenuti, la costruzione di un campo sportivo del valore di oltre 50 mila euro, anche grazie all’intervento dei Superiori Uffici Regionali e Dipartimentali e non da ultimo continue attività rieducative, come testimonia il ricco programma Natalizio appena trascorso, con 3 ordinazioni sacerdotali in carcere (esclusa a livello nazionale), e la riattivazione, dopo decenni di abbandono, del laboratorio di infissi in alluminio (con strumentazioni del valore di oltre un milione di euro) da anni rimaste inutilizzate . Anche la Polizia Penitenziaria ha visto negli ultimi 2 anni uno straordinario risalto, in quanto, evidenziano i vertici della direzione, “quello della Polizia Penitenziaria è  lavoro delicatissimo di sicurezza ed intelligence, che ove attuato con profitto si riverbera con profitto anche sul territorio e della società civile oltre che a supporto delle altre  forze di Polizia e della magistratura, magistralmente rappresentata dal Procuratore Capo Falvo, che tanto sta facendo per il territorio. Purtroppo, tuttavia il Corpo lavora troppo  spesso nell’ombra, malgrado il grande impegno ed il valore della maggior parte  uomini e delle donne della Polizia penitenziaria”.

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