sabato,Maggio 4 2024

Migranti, le insegnanti di Portosalvo contro i commenti sgradevoli di alcuni genitori

Ricordato il compito educativo della scuola al fine di formare gli uomini e le donne del domani

Migranti, le insegnanti di Portosalvo contro i commenti sgradevoli di alcuni genitori

Arriva la risposta delle insegnanti della scuola di Portosalvo ad alcuni commenti a dir poco sgradevoli che si erano registrati (specie via social) dopo la diffusione della notizia relativa alla possibile accoglienza di alcuni minori migranti ieri sbarcati al porto di Vibo Marina. Ricordiamo inoltre che la scuola di Portosalvo è collocata dinanzi allo stabile dove è stata approntata l’accoglienza per i migranti. Mentre quindi si è registrata da un lato la positiva accoglienza da parte dei piccoli alunni verso i ragazzi migranti, dall’altro si sono dovuti registrare alcuni spiacevoli commenti da parte di alcuni genitori. Per tale motivo le insegnanti di Portosalvo hanno inteso dire la loro contro i “leoni da tastiera” ricordando quale sia il compito di un’istituzione scolastica.
«Sappiamo sia difficile per tali soggetti – scrivono le insegnanti – comprendere quello che andremo a spiegare ma siamo insegnanti e crediamo di dover sempre tentare di farci capire da chi abbiamo di fronte. La scuola educa, non strumentalizza, educa all’accoglienza, al rispetto dell’altro, ad essere empatici, parola sconosciuta ai più. Le insegnanti non strumentalizzano, formano gli uomini e le donne di domani, persone che saranno sicuramente migliori di chi fa alcune affermazioni. Inoltre ’insegnante Elvira Stumpo, in qualità di responsabile del plesso della scuola primaria di Portosalvo, ci tiene a precisare di aver provveduto a mettersi in contatto con il suo avvocato di fiducia affinché prenda atto di quanto scritto nei commenti sotto il post dell’articolo e verifichi se si delineino eventuali estremi per presentare querela. Le opinioni personali sono sempre opinabili, ma nessuno può permettersi di offendere strumentalizzando, questo sì, il nostro lavoro quotidiano. In particolare una delle persone che si è prodigata subito a commentare l’articolo, è la stessa che qualche giorno fa a scuola aveva chiesto, alla stessa responsabile Stumpo, quali fossero le azioni che l’istituzione scolastica intendeva intraprendere contro chi sarebbe arrivato», con chiaro riferimento, quindi, allo sbarco dei migranti avvenuto mercoledì al porto di Vibo Marina. [Continua in basso]

«La retorica è sempre quella del “non sono razzista ma…” e noi, come comunità educante, non possiamo accettarla. Come insegnanti abbiamo l’obbligo morale, sociale e culturale di non pronunciare mai quel “ma” e di far sì che i nostri alunni e le nostre alunne possano formarsi con la stessa convinzione, per essere cittadini e cittadine nel senso più alto e pieno del termine. Non è detto che ci riusciremo sempre, ma la convinzione che abbiamo oggi, guardando gli occhi dei nostri bambini e delle nostre bambine ed ascoltando le loro parole scevre da qualsiasi pregiudizio, è quella che diventeranno uomini e donne migliori delle persone che orbitano loro intorno e che scrivono sui social commenti offensivi che ci lasciano davvero basiti».

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