venerdì,Ottobre 11 2024

Mileto, moltitudine di fedeli alla processione diocesana del Corpus Domini

Anche quest’anno la comunità diocesana si è stretta attorno al suo vescovo per partecipare alle celebrazioni. Ad accoglierla una cittadina addobbata a festa

Mileto, moltitudine di  fedeli alla processione diocesana del Corpus Domini
Foto Luca Dimasi

Solennità del Corpus Domini sempre più momento cardine per ritrovarsi insieme e raccogliersi, in unione, attorno al proprio vescovo. Anche quest’anno il tradizionale appuntamento religioso del mese di giugno non ha tradito le aspettative, dando vita a uno spettacolo di fede dal forte impatto emotivo. A Mileto, per l’occasione, si sono ritrovati in tanti. Un popolo variegato, composto da autorità civili, politiche e militari, presbiteri, iscritti alle varie confraternite, ragazzi provenienti dalle varie parrocchie, rappresentanti del mondo dell’associazionismo e dei movimenti cattolici, semplici fedeli e pellegrini. Ad accoglierli, una cittadina normanna addobbata a festa, nel pieno della sua funzione di sede della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea.

Le “danze” sono iniziate in mattinata a Paravati, all’interno della Villa della Gioia. La realtà religioso-socio-assistenziale della Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” – voluta dalla Serva di Dio Natuzza Evolo – quest’anno ha ospitato il primo raduno diocesano dei ragazzi della Prima comunione. Ad accoglierli, il vescovo Attilio Nostro. In serata si sono svolte le celebrazioni vere e proprie, con la messa solenne presieduta dallo stesso presule nella basilica cattedrale di Mileto. Nella sua omelia monsignor Nostro ha posto l’accento sull’esigenza di riscoprire il valore dell’eucarestia per essere buoni cristiani e giungere alla salvezza eterna. «Portate nel cuore l’immagine di questo Cristo che si fa pane – ha sottolineato – per entrare nelle nostre vite e nelle nostra case». Lo stesso vescovo ha poi svelato che proprio ieri è ricorso il 40esimo anniversario della sua conversione e del suo ritorno a Cristo. Da qui l’intento di far visita alla chiesa di Palmi in cui tutto ciò è avvenuto, per ringraziare il Signore per tale dono. Conclusa la celebrazione eucaristica, le funzioni sono proseguite con il momento forse più sentito della Solennità del Corpus Domini, con la chilometrica processione del Santissimo Sacramento. E, in questo contesto, ad accogliere il Cristo che attraversava le vie del centro, nell’ostensorio avvolto tra le mani del presule, è stata, come detto, una città con le caratteristiche proprie di una festa, canti e preghiere propagati in filodiffusione, la stupenda infiorata realizzata anche quest’anno sul sagrato della chiesa madre della diocesi dalla comunità di Potenzoni, stuoli di arazzi e di vasi di fiori posti sui davanzali delle case, decine di icone e manifesti con brani biblici diramati lungo il percorso. La processione si è conclusa a tarda sera sul sagrato della basilica cattedrale, con la solenne benedizione impartita ai presenti da monsignor Nostro e con la riposizione del Corpus Domini nel tabernacolo posto in fondo alla navata sinistra della chiesa, nella cappella del Santissimo.

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