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Zungri, la scomparsa di Tino Mazzitelli nel ricordo del presidente della Pro Loco

Eugenio Sorrentino ripercorre gli anni dello scontro e del confronto politico tra avversari desiderosi di misurarsi in accesi Consigli comunali

Zungri, la scomparsa di Tino Mazzitelli nel ricordo del presidente della Pro Loco
Tino Mazzitelli
Eugenio Sorrentino

«Tino Mazzitelli non è più con noi. Nel corso della sua vita è stato sindaco di Zungri dal 1999 al 2009. Le sue idee politiche erano opposte rispetto alle mie: Tino era dichiaratamente ed orgogliosamente un uomo di destra; io apertamente un militante di sinistra. Ciò ha comportato tra noi inevitabili e forti scontri di natura ideologica. In particolare nei cinque anni in cui Tino, dopo aver conseguito una netta vittoria sulla lista da me rappresentata, ha vinto le elezioni comunali e ha assunto per la prima volta la carica di sindaco di Zungri». E’ quanto dichiara Eugenio Sorrentino, presidente della Pro Loco di Zungri, nel ricordare l’ex sindaco Tino Mazzitelli, esponente della destra vibonese ed ex direttore sanitario dell’ospedale di Tropea. «Rivedo ancora gli accesi dibattiti e gli aspri confronti che hanno segnato le sedute del Consiglio comunale svoltesi dal 1999 al 2004. Dibattiti preceduti dall’esame approfondito delle proposte, ma anche dalla scrupolosa presentazione delle idee controproposte che l’opposizione con senso di responsabilità sottoponeva all’attenzione del Consiglio comunale».

Tino Mazzitelli

«Ricordo – sottolinea Sorrentino – l’interesse con cui, in quegli anni, i cittadini di Zungri partecipavano alle sedute consiliari e alla vita politica in generale. In alcune circostanze è successo che il confronto sia stato sopra le righe come è naturale che accada quando la passione gioca un ruolo rilevante. Non è mai mancato però, neanche nei momenti più aspri, il reciproco rispetto tra il gruppo di maggioranza e quello di opposizione, tra Tino, sindaco in carica, e me, capogruppo di opposizione. Non a caso, finito il Consiglio comunale, la discussione continuava spesso davanti a un bicchiere di birra. Quegli accesi ma propositivi confronti credo manchino non solo a me ma anche alla comunità di Zungri. Al tempo stesso peserà l’assenza di una figura del calibro di Tino, con la sua passione politica, la sua determinazione, la sua insofferenza per le mezze misure, la sua profonda cultura, la sua complessità. Con i suoi atteggiamenti che a volte non riuscivo a spiegarmi e che oggi credo di poter comprendere, avendo presente una considerazione che Tino faceva nel corso delle nostre conversazioni riservate. “Io – diceva – non sono un uomo di pace. Sono un uomo di parte e di guerra“. Una considerazione che oggi interpreto – conclude Sorrentino nel suo messaggio indirizzato anche ai cittadini di Zungri – come la sintesi di una intima e ammirevole aspirazione di Tino: lasciare una duratura impronta del suo impegno amministrativo e della sua volontà di fare di Zungri un paese migliore. Per queste ragioni, e per altre ancora, da avversario politico doverosamente critico ma sempre corretto, rivolgo a Tino Mazzitelli il riconoscimento e l’apprezzamento che i politici veri meritano di ricevere».

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