lunedì,Maggio 20 2024

Mileto, il parco “Nicholas Green” si arricchisce di una palestra all’aperto

L’area verde è divenuta punto di riferimento per le famiglie. Le nuove attrezzature si aggiungono ai giochi per bambini, all’anfiteatro e al campo da tennis

Mileto, il parco “Nicholas Green” si arricchisce di una palestra all’aperto

Diventa sempre più ricca e variegata l’offerta del parco urbano di Mileto intitolato a Nicholas Green. Dopo l’operazione di asfalto delle strade di accesso e della zona circostante e l’installazione di una serie di giochi per bambini, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvatore Fortunato Giordano nei giorni scorsi ha provveduto a far predisporre nell’area verde attrezzata una vera e propria palestra a cielo aperto, con tanto di spiegazioni sull’uso dei molteplici attrezzi professionali presenti e codice QR code per chiunque volesse ricevere ulteriori informazioni sulle modalità di utilizzo. Il tutto si somma all’anfiteatro e al campo da tennis già attivi da tempo all’interno del parco urbano, divenuto, soprattutto nel periodo estivo, contenitore di eventi e punto di riferimento per interi nuclei familiari. La speranza, a questo punto, è che la cittadinanza si prodighi a preservare la struttura così com’è e che, al suo interno, il Comune provveda al più presto ad istallare delle telecamere circuito a chiuso, in modo da prevenire eventuali azioni vandaliche che nella cittadina normanna, purtroppo, sono all’ordine del giorno. L’intitolazione del parco a Nicholas Green è avvenuta lo scorso 5 ottobre – con tanto di cerimonia di svelamento della targa commemorativa del maestro Antonio La Gamba posta nei pressi del cancello d’ingresso – alla presenza delle massime autorità politiche, civili, militari e religiose della provincia. Lo sfortunato bambino statunitense è stato ucciso il 29 settembre del 1994 da alcuni rapinatori sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria, mentre percorreva a bordo di un’automobile, presa a noleggio dal padre Reginald, il tratto vibonese nei pressi dello svincolo di Mileto, in compagnia della mamma Maggie e della sorellina Eleanor. In quei frangenti i familiari della povera vittima diedero esempio di grande bontà e altruismo decidendo di donare i suoi organi. Un gesto bellissimo che contribuì ad incentivare le donazioni in Italia, all’epoca quasi del tutto inesistenti.

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