mercoledì,Maggio 8 2024

Sicurezza online e uso dei social al “Berto” di Vibo Valentia

L’iniziativa al centro del Safer Internet Day 2024, ospiti i componenti del Centro operativo sicurezza cibernetica

Sicurezza online e uso dei social al “Berto” di Vibo Valentia

“Sicurezza online e uso dei social”. Questo il tema centrale dell’incontro che si è tenuto presso il Liceo Scientifico “Giuseppe Berto” di Vibo Valentia nell’ambito delle iniziative legate al bullismo e cyberbullismo. L’educazione dei giovani ad un uso consapevole della rete è, infatti, al centro di molte altre attività didattiche scolastiche ed extra scolastiche. E il Safer Internet Day 2024, promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, è un’occasione significativa per riflettere su questo aspetto e promuovere una maggiore consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti digitali da parte dei giovani. L’attività curata dalla docente referente Maria Sara Silvaggio e fortemente voluta dal dirigente scolastico Licia Bevilacqua, ha visto la partecipazione di Anna Curcuruto e Mauro Mariani, componenti del Centro operativo sicurezza cibernetica -Polizia Postale di Reggio Calabria. La relazione degli esperti del Cosc ha messo in guardia gli allievi sui pericoli che si corrono sul web e in particolare sui social e ha posto l’attenzione su alcuni punti chiave nell’ambito della sicurezza in rete. È emerso al tal proposito che l’età media del primo accesso a Internet sta diminuendo, e sempre più giovani trascorrono tempo online, Nonostante la legge stabilisca che l’accesso ai social media sia consentito solo dai 134 anni in su. Particolare rilevanza, nel corso dell’incontro, è stata data al tema della dipendenza tecnologica che può portare a problemi di salute mentale, come ansia, depressione e impulsività. Ma soprattutto si è ampiamente discusso di cyberbullismo e di ogni altro atto di tipo offensivo e provocatorio che si esercita in rete e attraverso i social media.

«Per comprendere cosa significhi navigare in rete – ha affermato Anna Curcuruto – è necessario partire dall’acronimo Www e cioè World wide web (ragnatela intorno al mondo). Ma oggi possiamo sostituire “wide” con “wilde” (selvaggio). Infatti – ha proseguito la componente del Cosc – il web è diventato il luogo più selvaggio da frequentare. Il luogo in cui la fanno da padrone la cattiveria, la molestia, la diffamazione, la mancanza di empatia». Mauro Mariani ha poi invitato gli allievi del “Berto” presenti all’incontro a «trasformare il termine wilde con human in modo da coniare l’acronimo “world human web”. Per fare questo – ha specificato – è necessario che i giovani decidano come usare il proprio telefonino e quindi il proprio modo di vivere il web. Il primo passo da compiere è quello di mettersi nei panni degli altri». L’incontro è proseguito con l’intervento del docente Antonio Scarmato che si è soffermato sugli aspetti tecnici della rete la cui conoscenza permette di risalire alle conseguenze, e quindi ai rischi, che ne derivano sia per la figura del carnefice che della vittima.

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