sabato,Dicembre 7 2024

Estate ma non per tutti, l’appello di un disabile: «Nel Vibonese spiagge ancora poco accessibili. Il mare? Lo guardo da lontano»

L’intervento di un giovane di Zambrone affetto da disabilità: «Per persone con ridotte capacità motorie le passerelle che vengono installate sugli arenili sono insidie perché non garantiscono stabilità. Bisogna fare di più»

Estate ma non per tutti, l’appello di un disabile: «Nel Vibonese spiagge ancora poco accessibili. Il mare? Lo guardo da lontano»
La passerella a Zambrone

«Davanti a certi scenari, alle passerelle “per disabili” sistemate lungo le spiagge, non so se ridere o piangere. Il mare, per le persone con ridotte capacità motorie, resta inaccessibile. Lo guardo da lontano». È lo sfogo di Raffaele Collia, 32enne di Zambrone, affetto da disabilità. Tramite le sue parole emerge tutta l’amarezza di chi, già provato dalla malattia, non riesce a godere del mare che resta, suo malgrado, off limits: «Abito tra le località costiere più suggestive del Vibonese, cuore della Costa degli dei. Qui vengono turisti da ogni dove. Eppure, con l’arrivo dell’estate, non riesco a raggiungere la spiaggia e fare un bagno nelle nostre bellissime acque. La presenza della passerella è sicuramente un segnale di attenzione ma non aiuta». Collia ci spiega: «Non si tratta né di una problematica legata alla mia persona, né del singolo caso “Zambrone”. È un po’ ovunque così. Eppure basterebbe poco. Servirebbero ad esempio delle solide rampe che da inizio spiaggia consentissero di arrivare alla battigia e non a metà spiaggia come avviene nella maggior parte degli arenili».

Mare (non) accessibile a tutti

Il giovane sottolinea: «Facciamo fatica a camminare sulla sabbia perché c’è bisogno di una superficie stabile e fissa. Meglio ancora – evidenzia – ci sarebbe la necessità di poter contare su un poggiamano per potersi sostenere soprattutto quando si accede o esce dall’acqua». Le sue parole vogliono essere da stimolo per migliorare l’offerta locale: «Non voglio certamente puntare il dito contro nessuno. Ma sicuramente sollevare la questione affinché, tramite il civile confronto, il nostro territorio possa potenziare servizi destinati a disabili ma anche ad anziani. Un modo – fa rilevare – anche per intercettare una platea altrimenti esclusa».  

Potenziali turisti la cui presenza nel comprensorio vibonese apporterebbe significativi riflessi sull’economia. Il cambio di rotta, finora, non è arrivato: «Finché ci saranno questi tipi di rampe, a mare non posso andarci. Lo scorso anno un lido privato a Zambrone è riuscito a posizionare una rampa che arrivava fino alla battigia però non ha potuto installare un corrimano quindi sono riuscito ad entrare in acqua ma per uscire sono stato aiutato da due persone. Mi hanno letteralmente tirato su di peso, non è una soluzione praticabile».

Le poche spiagge attrezzate

C’è poi l’esempio positivo di Parghelia: «Nei pressi di una delle spiagge del litorale, dietro richiesta, viene sbloccata una sedia che permette di raggiungere la spiaggia. C’è anche una rampa e la possibilità di utilizzare una sedia a rotelle per raggiungere l’acqua. Carrozzine simili si trovano anche in altre spiagge vibonesi ma la loro fruizione dipende da caso a caso. Per esempio, riuscirei a raggiungere l’acqua ma per uscire dovrebbero sollevarmi». Per Collia, una rampa, dotata di corrimano, permetterebbe a persone con difficoltà motorie di avere un punto solido d’appoggio: «Credo siano accortezze di cui dovrebbero occuparsi i Comuni, in generale le istituzioni pubbliche. Anche noi abbiamo il diritto di poter frequentare le spiagge pubbliche senza necessariamente rivolgerci a lidi privati. Si tratterebbe di piccoli investimenti in grado di assicurare benefici ai soggetti fragili e anche alle nostre comunità».

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