domenica,Ottobre 13 2024

La tecnologia in aiuto a ciechi e ipovedenti: presentato a Vibo innovativo dispositivo per muoversi da soli in città – Video

Si chiama LetiSmart ed è già stato adottato in 12 città italiane: è un microcircuito in grado di far dialogare il tipico bastone bianco con una rete di segnalatori radio distribuiti in luoghi strategici. L'Uici: «Noi mostriamo ciò di cui abbiamo bisogno, poi sta a politici e tecnici abbattere le barriere»

La tecnologia in aiuto a ciechi e ipovedenti: presentato a Vibo innovativo dispositivo per muoversi da soli in città – Video

Ha fatta tappa anche a Vibo Valentia “La carovana dell’autonomia urbana”, progetto dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti che, grazie allo sviluppo di sistemi di orientamento urbano e di altre soluzioni tecnologiche e documentali, intende migliorare l’autonomia delle persone non vedenti e ipovedenti nelle città italiane

Tra le innovazioni presentate a Vibo c’è soprattutto LetiSmart, dispositivo ideato dal triestino Marino Attini e che consiste in un microcircuito montato all’interno del tradizionale bastone bianco che lo mette in comunicazione con una rete di segnalatori radio, facili da installare e distribuiti i punti strategici della città.

«È una soluzione innovativa che va a nascondersi all’interno di quello che è lo strumento che ha 100 anni di vita e soprattutto all’interno di una città permette di identificare i semafori sonori, di preallertare addirittura l’autista dell’autobus, quindi di dare anche non solo informazioni ma anche interagire con la smart city» ha spiegato Attini, ipovedente, che ha raccontato ai presenti come il suo lavoro su LetiSmart sia dedicato alla compagna di vita prematuramente scomparsa, Letizia. 

Adottato già in 12 città italiane, con Trieste capofila, il sistema è stato illustrato nel corso dell’evento dinanzi ad amministratori locali e regionali, a tecnici e dirigenti. «Chiediamo loro di ascoltarci e di iniziare almeno dalle cose più basilari – ha commentato Giuseppe Bartucca, presidente Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Vibo Valentia -. Noi oggi vogliamo semplicemente dare delle informazioni, ci abbiamo tenuto che ci fossero anche i tecnici, gli architetti che lavorano sia all’interno del Comune, ma anche non, quindi abbiamo l’ordine degli architetti, degli ingegneri, perché ci rendiamo conto che tante volte loro quando si parla di abbattimento delle barriere architettoniche, viene detto “sì, ma la legge dice questo, come devo fare?” Ecco, noi oggi daremo queste informazioni, poi starà a loro metterle in atto».

Durante l’evento è stato poi consegnato ai rappresentanti istituzionali il libro “La città del presente”, che contiene linee guida per la progettazione delle città “anche” per cittadini e cittadine con disabilità visiva.  «Questo libro è stato scritto proprio per dare delle risposte concrete ai tecnici, agli architetti e ai politici – ha sottolineato Sergio Prelato, componente della direzione nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti -. Spesso e volentieri ci sono i piani di eliminazione delle barriere architettoniche, ci sono molti fondi del Pnrr, però non si sanno come spendere per quanto riguarda ciechi e ipovedenti. Con questo libro noi diciamo di cosa abbiamo bisogno da quando usciamo di casa, quando andiamo al lavoro, quando prendiamo un mezzo pubblico. E soprattutto diciamo che non esistono città intelligenti ma esistono cittadini intelligenti, politici intelligenti e tecnici intelligenti che insieme possono e in modo costruttivo posso migliorare la vita di tante persone».

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