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Spopolamento, a Vibo in 20 anni solo 2.700 abitanti in meno grazie agli immigrati ma il calo è quasi tutto nell’ultimo decennio

Nel 2018 la diminuzione drastica di 1.836 persone con la popolazione scesa da 33.742 a 31.806. A preoccupare in questo periodo è l'inversione del trend nascite-decessi

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Vibo corso Vittorio Emanuele III

di Francesco La Luna
Una vera e propria altalena che a un certo punto si è rotta. Se i tre grandi capoluoghi di provincia, Catanzaro, Reggio e Cosenza, hanno affrontato uno spopolamento quantificabile in decine di migliaia di persone, altrettanto non si può dire per Vibo Valentia, che ha tenuto botta fino agli ultimi anni.

Peculiare l’andamento del capoluogo vibonese: dal 2003 al 2018, infatti, il saldo è appena di meno cento, un percorso imparagonabile rispetto a quello costante e inesorabile degli altri capoluoghi presi in esame finora. Il 31 dicembre 2018, però il crollo è impressionante: 1.836 vibonesi in meno, con la popolazione scesa da 33.742 a 31.806.

Gli abitanti di Vibo e l’inversione della curva nascite-decessi

Così come nelle altre città della Calabria, la curva nascite decessi si è invertita intorno a metà dello scorso decennio. Più precisamente il trend è cambiato nel 2013, quando nascite e decessi hanno toccato lo stesso punto, andando poi a scambiarsi di ruolo nel 2015. In totale, il saldo negativo dal 2003 al 2023 è di 2744 abitanti in meno.

Il calo complessivo degli ultimi vent’anni, comunque, è stato in parte riparato dagli stranieri. Gli abitanti di Vibo che non sono cittadini italiani sono 1433, la maggior parte dei quali provenienti dal Marocco (22,7%) e dalla Romania (19,3%). Un’ondata abbastanza costante nell’ultimo decennio, con un picco pre-Covid e che ora si mantiene sugli stessi livelli del 2020 circa.

A tirare le somme, dunque, Vibo sembra salvarsi dallo spopolamento. O quantomeno riesce a contenere egregiamente i danni, 2018 a parte

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